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prima che sia troppo tardy

Allucinante… (cit. I.Juric)

tardy
Torna un nuovo appuntamento di "Prima che sia troppo Tardy", la rubrica a cura di Enrico Tardy

Enrico Tardy

Il finale della gara con la Roma nella sua concitazione in realtà ha detto cose che già conoscevamo da tempo: siamo una squadra con una sua fisionomia, volontà e determinazione, ma con il tallone di Achille dei minuti finali. In ragione degli infortuni dell'ultimo periodo la rosa si è ristretta ulteriormente e le alternative si sono rivelate ancora inappropriate al livello, seppur modesto, della Serie A. Ieri gli ultimi venti minuti, contro una Roma tanto inguardabile quanto insopportabile per le reiterate e ridicole proteste verso l'arbitro, ci siamo messi dietro senza avere però la possibilità di rifiatare mai. Stanchezza, un centroavanti afflitto da letargia cronica, l'ingresso di Dybala e siamo finiti alle corde.

Poche parole su Belotti: Dybala, è vero, gli ha lasciato il compito di tirare dal dischetto quando lo ha visto con il pallone in mano, ma quel che ha colpito è stata una certa elettricità dal retrogusto di rivalsa del Gallo nel voler calciare la massima punizione. Poco mi interessa l'esegesi dei suoi stati d'animo, ha fatto le sue legittime scelte, stamattina mentre correvo prima dell'alba in centro non l'ho incrociato a dormire sotto i portici come altri sfortunati senza un tetto e dunque massimo rispetto per il passato ma basta nostalgie verso chi non ha speso una parola per i suoi tifosi dopo sette anni di militanza, non di campo di lavoro. La vita va avanti, è accaduto in passato ed accadrà nuovamente in futuro di vedere anche nostri capitani con altre maglie, quello che conta è imbatterci in uomini con meno cresta ma qualche emozione autentica in più: Giuseppe Vives, ad esempio.

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Tornando a noi, con il pareggio di ieri abbiamo allontanato in maniera significativa zone pericolose della classifica e dunque avremo possibilità di giocarci le prossime gare senza pressioni particolari ma forse senza anche grandi ambizioni: vedremo. L'allenatore in conferenza stampa è parso, come in altre circostanze, rammaricato per l'immobilismo della società sul mercato per migliorare la rosa. Questo sarà il tema dirimente per la permanenza o meno di Juric: muoversi come criceti sulla ruota, logora. Attenzione! Io sono convinto le richieste del mister siano esclusivamente di calciatori di ruolo, da acquistare, non di elevato costo, ma sui quali lavorare ed al contempo sviluppare il gioco ed un miglioramento generale. I Vlasic o i Praet aiutano a mantenerti a galla, ma poi non riscattandoli impongono di ripartire da zero ogni anno. Senza chiarezza o cambiamenti l'allenatore difficilmente resterà.

Avvocato penalista, appassionato di calcio (ha partecipato al corso semestrale di perfezionamento in diritto e giustizia sportiva presso Università di Milano), geneticamente granata, abbonato al Toro da circa trent’anni.

Attraverso le sue rubriche, grazie al lavoro di qualificati opinionisti, Toro News offre ai propri lettori spunti di riflessione ed approfondimento.

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