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In ogni caso, conoscendo i nostri limiti, dovremmo evitare di pensare di essere più bravi di quel non siamo e tornare a praticare un calcio più elementare partendo da una difesa solida e chiusa. Voi direte, contro il Parma dovremo vincere a tutti costi, come la mettiamo? All'andata vincemmo proprio giocando di rimessa, il che non vuol dire rinunciare ad attaccare, ma farlo con intelligenza non lasciando troppo spesso i difensori "uno contro uno" con Gervinho, ad esempio.
Dover fare i tre punti crea una forte pressione psicologica che mi auguro il mister sappia gestire e convogliare nei giusti canali. La lucidità e la pazienza saranno fondamentali. Si ricordino i nostri eroi che ci hanno portato loro a questo punto non il destino cinico e baro. È giunto il momento di restituire qualcosa, di avere la sensazione di dover saldare un debito, di pensare anche ai tifosi che oltre che ai problemi della pandemia e di tutto il resto è un anno e mezzo che soffrono davanti ai televisori ed hanno gioito per sei-vittorie-sei in un campionato.
Usate testa e cuore, se sbagliate non c'è più tempo per rimediare, le chiacchiere stanno a zero.
Avvocato penalista, appassionato di calcio (ha partecipato al corso semestrale di perfezionamento in diritto e giustizia sportiva presso Università di Milano), geneticamente granata, abbonato al Toro da circa trent’anni.
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