Vanoli ha spiegato che, all’inizio di un percorso nuovo, gli alti e bassi ci stanno. “Ci mancherebbe che non sia così. Ad ogni partita che passa sta prendendo coscienza del valore dei giocatori, dei loro punti forti e delle loro carenze. Piano piano sta imparando a conoscere tutti i calciatori che ha a disposizione, e quindi peserà il valore che ha tra le mani. Siamo ancora in questa fase, quindi bisogna aspettare a giudicare. Di positivo, comunque, c’è la classifica”.
Avresti firmato per otto punti dopo quattro partite? “Sì. Non bisogna dispiacersi. Il Torino può ritenersi soddisfatto, si trova nella fascia alta della classifica ed è stato messo fieno in cascina. Il che è importante nel caso in cui arrivassero periodi negativi. Direi anche che altre squadre più o meno dello stesso livello, come Bologna e Fiorentina, stanno faticando non poco, e questo è positivo”.
La fase difensiva è preoccupante?
“Gli avversari arrivano ad avere troppe occasioni. C’è da chiedersi se è il centrocampo a fare poco filtro o i difensori che sono troppo perforabili. Una domanda che, secondo me, l’allenatore si deve fare”.
Cosa ti aspetti, a questo punto, da Verona-Torino? “Penso che il Toro si sappia esprimere meglio fuori casa, per caratteristiche dei giocatori e per l’approccio tattico della squadra. Quindi potrebbe anche arrivare un risultato positivo, secondo me”.
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