Dal momento in cui la squadra raggiungerà il quarantesimo punto del suo campionato (magari prima della partita col Genoa, dalla maggior parte dei lettori di ToroNews scelta come ideale per festeggiare la salvezza e consumare la vendetta sportiva nei confronti dei rossoblu), si aprirà ufficialmente una nuova era in casa Toro. Su un piatto d'argento verrà servita la possibilità concreta di cambiare il proprio destino, di diventare artefici delle proprie fortune e di poter scegliere in piena libertà come progettare il proprio futuro. Un'occasione unica e importantissima, assolutamente da non sprecare. Ci saranno mille problemi da risolvere, tante decisioni, anche dolorose, da prendere: chi vendere, chi confermare, a chi dover rinunciare, su chi puntare. Scelte legate alla prima squadra e al mercato, ma anche alle vicende fuori dal campo. C'è una situazione sempre più vergognosa in seno alla Fondazione Filadelfia che non può essere più tollerata e che meriterebbe una presa di posizione più netta e decisa da parte della società Torino FC. Se Cairo e il Torino FC pensano che i risultati sportivi della squadra possano fungere da anestetico e "distrarre" l'opinione pubblica e i tifosi stessi dalla vicenda Filadelfia, si sbagliano di grosso. Il Filadelfia è un punto imprescindibile del progetto Toro, della crescita a cui si punta e, cosa ancora più importante, dell'essenza stessa del Torino nel suo connubio squadra-tifosi.
Quest'anno la sfida era rimanere in A e farlo non per il rotto della cuffia, ma gettando le basi per qualcosa di più importante. Da maggio l'asticella si alza e la sfida diventa creare un Torino solido che metta radici profonde in serie A e sviluppi un progetto sportivo di più ampio respiro di cui il vivaio e il Filadelfia siano l'architrave. Da maggio cadranno tanti alibi degli ultimi anni: Bianchi, Ogbonna, la serie in cui giocare, l'allenatore da trovare, i contratti in scadenza dei dirigenti, i soldi della Lega. Tutte le scelte si potranno fare in piena autonomia e libertà. E allora bisognerà calare la maschera e dimostrare di avere un progetto vero.
E' finito il periodo di lotta, comincia quello di governo. E come dice Gramellini non è importante quali e quante decisioni si prenderanno, né tutto sommato come: fondamentale sarà regalare ai tifosi una visione di Toro futuro a cui tendere. O forse semplicemente ascoltare e provare a mettere in pratica quella che i tifosi del Toro hanno ben chiara da sempre nella loro testa e nei loro cuori.
Alessandro Costantino
Twitter: AleCostantino74
Foto Dreosti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
/www.toronews.net/assets/uploads/202304/ddac8753fc020448d0304f1213d22e07.jpg)
/www.toronews.net/assets/uploads/202508/2152c6c126af25c35c27d73b09ee4301.jpg)