La cosa che però fa cadere le braccia ai tifosi del Toro è che nonostante l'ottima vittoria contro l'Inter, Cairo ha deciso di non puntellare la rosa come hanno fatto molte concorrenti all'Europa, ma ha deciso di infoltire le giovanili al minimo costo con gli innesti dell'attaccante Belkheir e dei difensori Marcos, Singo, Portanova e Ghazoini. Evidentemente sbagliano le altre squadre ad investire mentre il club granata è l'unico a seguire la giusta via. Inoltre per la qualificazione alla prossima Europa Leage, non basterà più il settimo posto, in virtù della goduriosa eliminazione della Juve dalla Coppa Italia. Dunque ci sono 3 punti di distacco dal sesto posto, ma la società per la Prima Squadra non ha preso nessun rinforzo. La società vuole l'Europa? Io credo di no.
Questa stagione sarà dunque ricordata - come le ultime del resto - per la mancanza di volontà dei vertici societari di regalare certezze alla squadra. Ora Mazzarri (in accordo o meno con la società) e i 21 giocatori possono e devono contare solo sulle loro forze. Nonostante il messaggio di resa che giunge dal mercato invernale, il Toro è chiamato ad inseguire l'utopico obiettivo dell'Europa con le risorse, in termini di rosa, ridotte all'osso. Ma se queste sono le premesse, dove vogliamo arrivare realisticamente? Qual è il futuro di questa squadra? Belotti, vista già la tentazione inglese di questo gennaio, potrebbe lasciare il Toro a fine stagione. Quindi a giugno si ricomincerà da capo per allestire una squadra che possa puntare al canonico decimo posto. Questo circolo vizioso va interrotto una volta per tutte, se si vuole avere un futuro.
Vincenzo Chiarizia, giornalista di fede granata, collabora con diverse testate abruzzesi che trattano il calcio dilettantistico, per le quali scrive e svolge telecronache. Quinto di sei figli maschi (quasi tutti granata), lavora e vive a L’Aquila con una compagna per metà granata.
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