Mi tocca ripetere che mai come quest’anno non ho un opinione ben indirizzata, nel bene o nel male, sulla formazione allestita da Cairo e Petrachi. Sulla carta non mi sembra male, numericamente ben assortita in ogni reparto (tranne forse l’attacco dove però la nuova posizione di Cerci riduce lo spazio per nuovi arrivi) e con individualità tecniche parecchio interessanti (Bellomo, El Kaddouri, Immobile), però mi sa ancora di incompiuta o forse più correttamente detto di inaffidabile. Già, perché abbiamo passato due anni a sentire che era importante avere un impianto di gioco nel quale inserire a mano a mano le varie pedine e poi in un estate abbiamo rinnegato completamente quel gioco e siamo, di fatto, ripartiti da zero con tutti i rischi connessi. Dall’altro lato pensi di aver comprato buoni giocatori ma poi, all’atto pratico, dei nuovi l’unico che sembra avere una marcia in più finora è il solo Immobile. E poi si parla da sempre della necessità di prendere un regista e risulta che Vives, l’anno scorso più in panchina che in campo, nell’ultima partita è stato il migliore.
Chiaro che limitandosi a queste due o tre semplici considerazioni il quadro non sia ben definito e lo spazio per tutti i vari dubbi invece molto ampio. Di tutto quello che è stato detto sul gioco espresso dalla squadra io non sono solo preoccupato di una cosa: se dovessimo impostare un campionato con meno possesso palla e più contropiede sinceramente non mi dispiacerebbe. Per vedere sterili e noiosissimi passaggi nella nostra metà campo, preferisco lasciare maggiormente il pallino agli avversari e poi avere qualche emozione dalla nostre ripartenze. Meglio tante grandi e piccole fiammate che un flebile e costante fuocherello lungo tutto l’arco dei novanta minuti.
Forse con la trasferta di Bergamo capiremo qualcosa di più: poi rush finale del calciomercato (che si chiuderà il giorno dopo) e due settimane per lavorare sfruttando la sosta del campionato. Col Milan si dovrebbe già vedere un Toro decisamente più cresciuto. O almeno questo è quello che ci auguriamo tutti. Anche perché altre due settimane dalla partita coi rossoneri e sarà tempo di derby: l’ideale sarebbe arrivarci con un’identità di squadra precisa per giocarselo al meglio. Per il momento intanto godiamoci il punteggio pieno in classifica: la virtù sta nel mezzo e una virtù importante è quella di saper godere delle piccole cose della vita. Come ad esempio essere davanti alla Juve anche se è solo la prima giornata!
Alessandro Costantino
Twitter: AleCostantino74
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