Innanzitutto a tenere i tifosi granata col fiato sospeso c'è la situazione di Alessio Cerci che non si è ancora ben capito se partirà o farà una scelta di vita rinnovando con il Toro ed entrando nella storia di questa società. Al momento è tutto molto fluido e le possibilità che resti sono praticamente le stesse che vada via. L'ambiente si augura di trattenere il giocatore, ma di fronte ad offerte economiche irrinunciabili è chiaro che il divorzio si consumerebbe consensualmente ed inevitabilmente. Io trovo che più avanti si va con questa storia e più il Torino rischia di ritrovarsi il cerino acceso in mano e nella scomoda posizione poi di chi deve setacciare il mercato a tutti i costi con peraltro pochissime speranze di trovare un altro Cerci. Sfumato Ferreyra, più ci si avvicina al 31 agosto e meno calciatori disponibili ci saranno cosicchè risulterà più difficile puntare su un elemento che abbia qualità sufficiente a non far rimpiangere l'Henry di Valmontone.
In secondo luogo le questioni Sanchez Mino e Bruno Peres non sono state al momento gestite nel migliore dei modi essendo, a causa del mancato tesseramento, i due giocatori membri fantasma della truppa di Ventura. Il secondo in particolare preoccupa perchè oltre a dover sopportare questa situazione kafkiana ha avuto anche una fastidiosa tendinite che ne ha bloccato l'inserimento tattico a pieno ritmo coi compagni di squadra. Qualche malelingua si chiederebbe perchè se il maggior indiziato a liberare il posto da extracomunitario a Bruno Peres era Rodriguez, "El Pelado" sia stato venduto al Verona andando di fatto a rinforzare una rivale senza contribuire al raggiungimento dell'obbiettivo.... Misteri del calcio mercato! La situazione dei due sudamericani tra passaporto e status da extracomunitario sembra, vista dall'esterno, una ciambella non riuscita col buco e apre il fianco a critiche, oltretutto motivate, a chi era responsabile nel gestire questa situazione.
In terzo luogo pur avendo fatto un mercato chirurgico e ben bilanciato, al momento solo i "veterani" Molinaro e Nocerino sembrano poter essere in grado di inserirsi al meglio nel telaio della squadra dell'anno scorso. Quagliarella si potrà valutare quando raggiungerà uno stato di forma pari a quello dei compagni mentre quasi tutti gli altri giocatori acquistati sembrano più validi rincalzi che potenziali titolari. Ovviamente la stagione è lunga e, se come tutti ci auguriamo, il Toro lotterà su tre fronti, tutti torneranno utili alla causa. Di tutti i reparti quello più fragile al momento appare l'attacco: la coppia Quagliarella-Cerci potrebbe anche far sognare ma è una coppia solo sulla carta. Martinez è la scommessa più grande, per qualità e per entità dell'investimento fatto su di lui, mentre Larrondo e Barreto, positivi contro gli svedesi, possono sparigliare le carte nelle scelte di Ventura solo se inizieranno ad essere davvero letali sotto porta, cosa che negli ultimi anni della loro carriera non gli è riuscito molto...
Pertanto l'entusiasmo dell'inizio di questa stagione non tragga in inganno nessuno. C'è ancora molto da fare in casa Toro, soprattutto se il playoff dovesse andare e bene e il Toro si trovasse nei gironi di Europa League a settembre. Ripetere l'annata dell'anno scorso è un must ed è fondamentale per non interrompere questo meraviglioso percorso di crescita che ha riportato tutti noi tifosi a sognare nuovamente in grande stile.
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