Ripeto, trovo molto interessanti tutti questi punti di vista e soprattutto li considero validi in buona parte quasi tutti: la questione centrocampo non può essere liquidata in maniera semplicistica. E' chiaro che la situazione era complessa in fase di mercato con Acquah sul piede di partenza fino all'ultimo e Gustafson destinato al prestito ed è stata da un lato alleggerita dal grande inizio di stagione di Obi, ma anche oltremodo appesantita dagli infortuni in serie che hanno falcidiato il reparto. A mio avviso, tenendo Valdifiori ed il giovane svedese ci si è voluti cautelare nel caso ci fosse stata la necessità o la volontà di tornare al 4-3-3 dell'anno scorso avendo le classiche due alternative per ogni posto della mediana a tre, in realtà considerando che nel centrocampo a due c'erano comunque quattro potenziali titolari. La leggerezza, se vogliamo, è stata l'essere troppo ottimisti sulla piena disponibilità di Obi, che in effetti non ha mai garantito continuità visti i molteplici e seriali infortuni muscolari. Considerare lo spostamento di Ansaldi o N'Koulou in mezzo al campo per far rifiatare il convalescente Baselli, non in grado al momento di fare tre gare in sette giorni, (rischiando però di "spompare" Rincon...) è indice della poca fiducia di Mihajlovic in Gustafson: lo svedese, che aveva destato buone sensazioni all'inizio della scorsa stagione, ha palesato una quasi assoluta mancanza di "crescita" in questa sua avventura al Toro: di fatto non ha cambiato nè migliorato il suo modo di stare in campo, non è salito di tono il suo approccio agonistico e non ha lavorato neppure sulla sua struttura fisica con del potenziamento muscolare. Probabilmente ciò ha un po' deluso lo staff granata o magari più semplicemente il ragazzo svedese è stato ritenuto più idoneo a giocare in ruoli diversi da quello di centrocampista "puro": fatto sta non sembra verrà preso in considerazione nel turnover che porterà al derby.
Comunque la si veda, la polemica sulla coperta corta a centrocampo è solo lo specchio delle ambizioni della tifoseria: per centrare l'Europa nulla può essere lasciato al caso perchè tutti i punti sono pesanti al fine di raggiungere l'obiettivo. La "sfortuna" quindi andrebbe in qualche modo "prevista", se si vogliono ottenere grandi traguardi. Nello specifico io credo però che la squadra saprà reagire al meglio all'emergenza: spesso in situazioni "estreme" i giocatori si sentono più motivati e sfoderano prestazioni superiori alla media. Il fatto poi che di mezzo ci sia il derby non può che essere un plus in questo senso. Il Toro di quest'anno è un Toro forte: sarebbe bello lo dimostrasse anche in queste situazioni un po' al limite...
Da tempo opinionista di Toro News, do voce al tifoso della porta accanto che c’è in ognuno di noi. Laureato in Economia, scrivere è sempre stata la mia passione anche se non è mai diventato il mio lavoro. Tifoso del Toro fino al midollo, ottimista ad oltranza, nella vita meglio un tackle di un colpo di tacco. Motto: non è finita finchè non è finita.
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