gazzanet

Diritti Tv e Serie B: ecco quanto vale il paracadute in caso di retrocessione

Manolo Chirico

Cosa cambierebbe per il Torino e per le altre compagini considerate ''medio-piccole", se anche in Italia si applicassero questi stessi criteri? Molto, praticamente tutto. Sarebbe davvero un'altra vita, basti pensare che in questa stessa stagione, i granata avrebbero incassato come minimo 7 milioni di euro in più dalla ripartizione: un po' come se il cartellino del capocannoniere Belotti fosse stato gentilmente offerto "dagli amici del Piccolo schermo". Ma non solo, nel triennio che porta al 2018 il club di Cairo arriverebbe ad incassare circa 27 milioni di euro in più rispetto ad ora. Non certo bruscolini, anzi.

FAVOLA LEICESTER - Un sistema che mette pressoché tutti sullo stesso piano, una ripartizione che in parte ha fatto sì che la ''favola Leicester" diventasse realtà, con ben 96 e rotti milioni incassati dalle televisioni. In Inghilterra, infatti, per poter essere considerata una 'big' del campionato, non basta aver vinto 10 anni fa - come da noi il Milan, ancora oggi il club che porta a casa la seconda fetta più grossa dei diritti televisivi -, ma occorre essere sempre competitivi. Diversamente, si scivola rapidamente tra le fila delle medio-piccole. Non certo un dramma, perché - sempre lì da loro - è più semplice rialzare la testa dopo un momento di tracollo, proprio perché il gap tra grandi e le altre è decisamente più assottigliato. In Serie A la Juventus, campione in carica, ha preso una fetta di torta che era tre volte più grossa rispetto a quella dell'Atalanta (rispettivamente 110 milioni da una parte, 35 dall'altra); in Premier League - per fare un paragona tra piazze e risultati sportivi - il Chelsea ha preso una volta e mezza in più rispetto al club attualmente guidato da Ranieri:  136 milioni ai Blues, 96 e rotti appunto per i Foxes.

I ricavi ottenuti da pubblicità personalizzata ci aiutano a supportare il lavoro della nostra redazione che si impegna a fornirti ogni giorno informazione di qualità.

Rcs Mediagroup si impegna quotidianamente a fornirti informazione di qualità attraverso il lavoro di giornalisti, grafici e tecnici. Per garantire un'informazione libera e accessibile facciamo ricorso a pubblicità profilata che copre i costi della navigazione così da permetterti di usufruire di una parte dei contenuti gratuitamente. Senza la pubblicità l'accesso ai nostri servizi avviene previo pagamento a pacchetti di abbonamento crescenti per contenuti e costo. Scegli se accedere al servizio di base permettendoci di erogare pubblicità personalizzata o aderendo a un piano di abbonamento equivalente.

Come indicato nella cookie policy, noi e terze parti facciamo uso di tecnologie, quali i cookie, per raccogliere ed elaborare dati personali dai dispositivi (ad esempio l'indirizzo IP, tracciamenti precisi dei dispositivi e della posizione geografica). Per installare i cookie che garantiscono le funzionalità tecniche, non è necessario il tuo consenso. Con il tuo consenso, noi e alcune tra 1002 terze parti presenti in questa lista - inserzionisti nonché intermediari del mercato pubblicitario di volta in volta coinvolti -, potremo mostrarti pubblicità personalizzata, misurarne la performance, analizzare le nostre audience e migliorare i nostri prodotti e servizi. Puoi liberamente conferire, rifiutare o revocare il consenso a tutti o alcuni dei trattamenti facendo click sul pulsante "Preferenze" sempre raggiungibile anche attraverso la nostra cookie policy. In caso di rifiuto integrale o delle singole finalità necessarie all'erogazione di pubblicità e di contenuti personalizzati, potrai scegliere di aderire a un piano di abbonamento, le vostre scelte sui cookie si applicano a questo sito web. Puoi acconsentire direttamente all'uso delle tecnologie sopra menzionate facendo click su "Accetta e continua" o rifiutarne l'uso e abbonarti facendo click su "Rifiuta e abbonati".