CARRASCOSA 6.5: Il più giovane tra i granata in campo nell'undici titolare, la conferma al centro della retroguardia è un altro segnale di fiducia per il classe 2008 che sta disputando tutto il precampionato con Fioratti. Qualche incertezza è fisiologica, ma mostra personalità ed è questo il dato più importante su cui lavorare (78' PELLINI sv)
BARRANCO 6: Un'ora di gioco in cui si fa vedere. Inizia con gran lena proponendosi sulla fascia sinistra con continuità, sale molto a sostegno dell'azione offensiva. Con il passare dei minuti perde un po' di smalto (61' GATTO 6.5: Viene chiamato in causa nel momento giusto. Si piazza a sinistra, lasciando di nuovo la sua corsia preferita senza dare l'impressione di soffrirne. Decisivo nei piazzati, suo il traversone dalla bandierina da cui nasce il gol del vantaggio. Non sbaglia nemmeno nella lotteria finale)
SABONE 6: Affina l'intesa con Galantai a centrocampo. Il Toro spesso passa dalle sue parti e si affida a lui anche in occasione dei calci d'angolo. Nel complesso si incarica bene della manovra, qualche spunto in più avrebbe alzato il tono della prestazione (61' FERRARIS 6.5: Appena entrato si ritrova un pallone interessante sui piedi, ma difficile da controllare. Non demorde ed è tra i più in luce nel finale, sul dischetto non trema)
GALANTAI 6: Un tempo in campo per il centrocampista ungherese, che lo scorso anno si era fermato a ottobre per la rottura di tibia e perone. Mette altri minuti nelle gambe, è la cosa più importante in questa fase iniziale di campionato dove si costruisce anche la fiducia (46' LIEMA OLINGA 6.5: Si mette in cabina di regia e prende possesso del centrocampo per la ripresa. A volte si concede qualche giocata troppo rischiosa, spesso però ad avere ragione lui. Contribuisce ad alzare parecchio il baricentro granata)
POLITAKIS 5.5: Primo tempo con più ombre che luci. Si passa più da sinistra che dal suo lato, ma quando ha il pallone tra i piedi non sempre lo sfrutta a dovere come nel recupero di primo tempo quando, a porta sguarnita, poteva calciare prima. Esce prima di potersi riscattare (46' CACCIAMANI 6: Appena entrato inquadra la porta due volte, non trova lo specchio per poco. Sempre nel vivo e pericoloso per le sue qualità, ma meno decisivo rispetto ad altre volte in cui ha fatto una differenza più netta)
KIRILOV 6: Due occasioni a metà primo tempo, sulla prima è bravo Longoni mentre sul colpo di testa a seguire poteva fare di più. Si riscatta con un tiro a giro a fil di palo alla mezz'ora. Il bottino personale è positivo, può dare di più nelle giocate (46' LUONGO 6: Secondo 2008 in campo per Fioratti. Al 70' dal limite non inquadra lo specchio, poi ha meno occasioni ma resta nel vivo)
CARVALHO 7: In area è quello che sembra poter accendere più la scintilla fin da subito. Si addentra con facilità nelle maglie rossonere e mette più di un pallone interessante per i compagni. Cala d'intensità a inizio secondo tempo, ma ha sempre un merito anche quando è meno vivace: farsi trovare bene negli spazi. Rapace d'area per insaccare il gol del pari, il primo ufficiale in maglia granata. Vale la riapertura di un match diventato bloccato (78' CONZATO sv)
GABELLINI 6: Il ritorno in Primavera ha più facce. Parte bene, costringendo il Milan subito a spendere un giallo per fermarlo. Poi viene imbrigliato e inizia a faticare. La prima vera occasione nitida per l'attaccante granata è il rigore fischiato in favore del Torino al 55', lo calcia troppo centralmente dove Longoni può sbarrare la strada. Nel secondo tempo ancora poco nel vivo, ma chiude bene andando a calciare il primo rigore della serie e riscattandosi dell'errore nei tempi regolamentari.
ALL. FIORATTI 6: Il suo Toro sta carburando, come è normale che sia, ma porta a casa il risultato e fa vedere idee man mano più nitide. Il 4-2-3-1 dà peso specifico in attacco, che i granata hanno per qualità ma che non sempre riescono a sfruttare con quel cinismo su cui bisognerà perfezionarsi. I meccanismi diventeranno più oliati nel tempo, ma le potenzialità ci sono e si è visto. Bene la fase difensiva al netto dell'episodio del rigore, molto più attenta la retroguardia rispetto alle ultime amichevoli. Rigori da incorniciare, score perfetto e finale.
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