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Primavera, Baldini post Torino-Genoa 3-3: “La terna si è scusata, ma…”

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Le dichiarazioni del tecnico granata nel post gara
Irene Nicola
Irene Nicola Redattore 

Nell'immediato post gara di Torino-Genoa 3-3 il tecnico dei granata Baldini ha rilasciato delle dichiarazioni in merito alla sfida. Di seguito le sue parole.

Partiamo dal finale, dalle proteste per il terzo gol subito. Ci racconta cosa è successo e come l'ha vissuta dal campo? "È semplice, basta andare a vedere e ci sono cinque metri di fuorigioco, oltre al fallo su Kugyela. Il ragazzo che è in fuorigioco si disinteressa del pallone e va a contrastarlo. Ci sono cinque metri di fuorigioco. Si tratta di vedere una linea. Io alleno la difesa a stare alta perché non voglio che si abbassino. Io in questa situazione ho buttato via del tempo e del lavoro, c'è un fuorigioco di cinque metri... In Primavera ci sono le retrocessioni, ci si gioca la vita, quello che è successo oggi è assurdo. Cinque metri di fuorigioco, uno è lì a vedere la linea, non può non accorgersene. Capisco, sbagliamo tutti, ma così abbiamo buttato tre punti. Non sto esagerando, basta andare a vedere la situazione. Se c'è un metro o venti centimetri di fuorigioco posso accettarlo, non di cinque metri..."

La terna si è scusata? "Ha chiesto scusa, ma così è troppo facile. Perché io butto una settimana di lavoro. Butto via due mesi di lavoro. È possibile che nel 2025 siamo ancora qui nella situazione in cui è un guardalinee a decidere una gara? Se c'è un metro o venti centimetri posso capirlo, ma cinque metri no. Cinque metri vuol dire che non sai il regolamento e devi fare qualcosa per impararlo. 

Torniamo all'analisi della partita. Primo tempo bello in ogni fase, nel secondo avete pagato le ingenuità?"Mi dispiace per i ragazzi, perché non stanno raccogliendo quanto dovrebbero. Stanno andando forte, a prescindere da quelli che giocano. Quelli che giocano si sono compattati, ho visto nel primo tempo lo spirito Toro come contro la Juventus. Mi dispiace per loro, che non festeggino e che stiano con la testa bassa. Oggi nello spogliatoio c'era qualcuno che piangeva. A me dispiace per i ragazzi, perché si meritano di vincere. Tra qualche giorno rigiochiamo, dobbiamo andare a prenderci ciò che non abbiamo ottenuto oggi. Nel secondo tempo forse ci siamo abbassati e concesso campo, ma si trattava di un arrembaggio. Fermo restando che, senza l'episodio finale, non avrebbero pareggiato, così come se non ci fosse stata l'espulsione di Zaia. Avevo pensato di sostituirlo alla prima ammonizione, ma stavamo facendo lo slot per far entrare Sabone e ho dovuto temporeggiare. In dieci è iniziato l'assalto, abbiamo provato a contrastarli. Una volta segnato il 3-2 hanno aumentato la pressione, ma ripeto che la partita è stata decisa da altre cose". 

C'è rabbia, oltre che delusione. La chiave è portare questa rabbia nel turno infrasettimanale con la Lazio? "Assolutamente sì, quello che dobbiamo portare in campo è ciò che abbiamo fatto nel primo tempo, perché i ragazzi sono stati tosti e hanno lavorato bene. La squadra si sta compattando, posso fare solo i complimenti ai ragazzi. Mi dispiace per loro".

Oggi ha schierato il 4-3-3, confermando la difesa a quattro e abbandonando il solito 3-5-2. Scelta obbligata o un cambio d'impostazione "Abbiamo fatto bene a lavorare a cinque, lavorando su concetti che possiamo riproporre nella difesa a quattro. Kugyela ha fatto una grande gara, ma non è un terzino. Sta lavorando bene, lo ringrazio perché sta svolgendo un ruolo non suo e lo sta facendo con impegno e dedizione. Dobbiamo recuperare qualche esterno d'attacco, oggi non c'era il sostituto di Sandrucci. Ma questa squadra può giocare col 4-3-3, abbiamo inserito Bonacina che è un giocatore adatto per questo modulo. Mi sembra che l'assetto sia quello giusto"