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Primavera, le pagelle di Cagliari-Torino 0-1: Santer si prende la scena

Primavera, le pagelle di Cagliari-Torino 0-1: Santer si prende la scena - immagine 1
Il Torino torna alla vittoria dopo 43 giorni: Santer decisivo tra i pali, Carvalho in attacco
Irene Nicola
Irene Nicola Redattore 

Il Torino Primavera torna a vincere e prende una boccata d'aria. I granata di Baldini ritrovano il successo dopo 43 giorni di difficoltà, in cui erano mancati identità e risultati. Ad Assemini, campo sempre ostico, si vede però un altro Toro. La Primavera lavora sulle sue lacune e offre finalmente una prestazione convincente in difesa. In attacco manca ancora qualcosa, ma il cinismo c'è e permette a Carvalho di affondare il colpo per l'1-0 finale. Decisivo anche Santer tra i pali, nel momento migliore del Cagliari ha tenuto inviolata la porta.

SANTER 7: Nel primo tempo deve solo rispondere a Costa, ma non è un intervento dall'alto tasso di difficoltà. Il ruolo da protagonista se lo ritaglia nella ripresa. All'ora di gioco Malfitano dal limite va a cercare direttamente lo specchio, parata strepitosa del portiere granata, provvidenziale nell'economia del risultato e della partita. Si conferma in stato di grazia quando dice no a Costa a dieci minuti dalla fine. Mette tanto del suo nella vittoria.

ZAIA 6.5: Baldini lo adatta a braccetto destro, cambia quindi l'impostazione tattica della sua partita. La risposta è molto positiva. In difesa è attento nonostante Grandu sia un cliente ostico, torna pericoloso sui piazzati di testa e costringe Kehayov a intervenire. Quando prende maggior fiducia, si aggiunge con più costanza in fase di possesso. Promosso alla prima nella nuova veste.

PELLINI 6.5: In una difesa del tutto rivoluzionata dopo la gara con il Parma, è l'unico a ricevere la conferma tra i centrali. Ha meno grattacapi rispetto ai compagni di reparto a livello di duelli individuali, ma guida il reparto con la giusta sicurezza affiancando un adattato Zaia e un Carrascosa ancora alle prime partite in Primavera. Non trema mai.

CARRASCOSA 6,5: Torna in Primavera dopo il debutto con rosso e squalifica di tre giornate e sa di avere un'occasione a disposizione per mettersi in luce da sottoleva con Baldini. Nel primo tempo si limita a essere ordinato, alza l'asticella nella ripresa quando il Cagliari inizia a spingere ed è provvidenziale quando ferma Costa al 62'. Ha le potenzialità per fare un bel percorso in Primavera.

POLITAKIS 5.5: Non si vedeva in campo dalla prima giornata di campionato, torna nel vivo come esterno di centrocampo a destra. Nelle prime fasi di partita sfrutta la sua velocità per aiutare nel contenimento Zaia, sorprendentemente è meno incisivo per quanto riguarda la spinta, che è il suo punto forte (46' BARRANCO 6: Entra e si posiziona a sinistra, avanzato a centrocampo come già contro il Parma. Più costante nella prestazione rispetto alle ultime uscite, spende un giallo su Cogoni ma non si fa condizionare e resiste nei momenti in cui i granata perdono qualche certezza)

BRZYSKI 6: Dopo i primi minuti con il Parma, riceve la prima maglia da titolare in Primavera ad Assemini. Schierato come mezzala destra, inizia in sordina salvo prendere maggior fiducia con il passare dei minuti. Buona aggiunta alla linea dei centrocampisti, in manovra contribuisce alla superiorità del possesso granata. Può fare un passo avanti negli inserimenti.

ACQUAH 6.5: Appare sempre più sicuro dei propri mezzi, segno di un apprendistato che sta proseguendo sul cammino giusto. In contenimento si conferma, limita bene Hamdaoua mettendoci il fisico. In regia fa girare tanto il pallone, anche se a volte si concede un tocco in più che rischia di rallentare la manovra. Quando sfonda è una spina nel fianco per il Cagliari. Partita generosa, anche quando un acciacco costringe a stringere i denti.

SABONE 6: Dà l'illusione del vantaggio al 10', ma è in fuorigioco. Non riesce più a incidere sottoporta, ma non è il suo compito primario. Nella ripresa riesce a dare quantità in mezzo al campo, non si tira indietro nei contrasti soprattutto nelle prime battute quando ne vince 3 su 4 nei primi dieci minuti (67' FERRARIS 6: Dopo due settimane ai box, torna in campo. Contribuisce a evitare grandi sofferenze nel finale e ritrova minutaggio che gli consentirà di ritrovare condizione nelle prossime uscite)

KUGYELA 5.5: Prova a inquadrare la porta su punizione in avvio, troppo centrale la traiettoria. Si mangia le mani alla mezz'ora: il suo destro da distanza ravvicinato è deviato, poteva colpire molto meglio. Nella ripresa è meno altalenante, ma può dare di più (88' GATTO sv)

CARVALHO 7: Tre partite di fila subentrando dalla panchina, ritrova la chance dal 1' con il 3-5-2. Era già entrato nel tabellino dei marcatori nella vittoria contro il Napoli, torna a far gonfiare la rete anche contro il Cagliari. Il gol siglato ad Assemini ha un peso specifico molto più importante perché regala una vittoria che mancava da un mese e mezzo. Pregevole la fattura: mette a sedere Cogoni, sterza e non perdona. Firma d'autore sui tre punti (78' ZEPPIERI sv)

PERCIUN 6: Impiegato a singhiozzi nelle ultime gare e reduce dalla panchina contro il Parma, torna alla guida dell'attacco come seconda punta. In questa veste impiega un po' a carburare, poi cresce. Al 30' consegna un pallone solo da imbucare a Kugyela, aumenta il volume di gioco nella ripresa. Paga anche nella valutazione l'ingenuità con Hamdaoua, costa la punizione che per un soffio non ha portato al pari sardo. Gioca comunque una partita generosa, con tanto movimento, spesso verso il basso per ricevere e diventare centro dell'azione. (88' SPADONI sv)

ALL. BALDINI 6.5: Dopo il 3-4-3 passa al 3-5-2 abbandonando il tridente offensivo e aggiungendo un centrale a centrocampo. La mossa è azzeccata, soprattutto per quanto riguarda il centrocampo che crea maggior densità e riesce a contrastare le iniziative dei sardi. L'attacco non sempre ha la stessa intensità, ma il cinismo paga. La notizia migliore che arriva da Assemini riguarda però la difesa, finalmente attenta e senza errori grossolani. Si è visto nel complesso un Torino solido, da qui si deve ripartire.