GATTO 6: Torna a svolgere il compito di terzino destro, dopo la prova sul fronte opposto in semifinale. Cerca l'equilibrio tra attenzione difensiva e tentativi di salire, predilige il contenimento. Scelta giusta, soprattutto in un finale un po' sofferto (84' ZAIA sv)
FIORE 6: Rispetto al compagno di reparto ha più la libertà o la predilezione per avventurarsi oltre ai limiti che la difesa impone. Può lavorare sulle misure, ma non traballa e mette nel bagaglio una prova solida (70' CARRASCOSA 6: Entra nel momento di maggior ansia per il Torino con l'Atalanta che spinge e mette a dura prova i limiti dei granata. Ha delle incertezze, fisiologiche per un giocatore che sta approcciando il doppio salto U17-Primavera)
PELLINI 6.5: Gioca la finale con la fascia da capitano al braccio, la onora. Gli spetta l'avversario più ostico nel primo tempo, Cakolli. Lo affronta nel modo giusto, è molto bravo al 39' a chiudergli la porta dopo un contropiede a campo aperto. Ha tutte le caratteristiche per essere leader in questa Primavera. Prezioso anche l'apporto da torre sui piazzati, ne dà prova al 64' quando Bilac nel tentativo di anticiparlo di testa trova l'autogol.
CAMATTA 6: Primo tempo di lavoro dietro alle quinte, lo fa in modo ordinato senza particolari squilli ma anche senza particolari pecche. Nella ripresa si ripete, tolto l'assalto finale dell'Atalanta in cui come tutta la retroguardia qualcosa patisce. Prova attenta (84' BARRANCO sv)
FERRARIS 7: È un uomo da finale e lo ha già dimostrato quando in palio c'era lo scudetto. Lo ribadisce in Primavera con un gol da cineteca: recupera palla al limite, alza lo sguardo e missile imparabile per Anelli. Termina la sua partita tra gli applausi fragorosi del Moccagatta, una bella iniezione in vista di inizio campionato (70' SABONE 6: Quando il Toro arretra per far fronte all'assalto nerazzurro, è lui a centrocampo a provare ad alzare il baricentro per evitare di restare schiacciati. Con il passare dei minuti gli riesce con maggior efficacia)
LIEMA OLINGA 7: Che sia un osso duro non è una novità per gli addetti ai lavori. Fin da subito fa vedere quanto sia difficile passare dalle sue parti, a contrasto è davvero difficile avere la meglio. Ha personalità da vendere e questa è la miglior notizia per un Toro che già sapeva di poter fare affidamento sul belga (57' GALANTAI 6: Si incarica della regia nell'ultima mezz'ora di gioco. C'è più confusione in campo, ragiona e cerca di mettere calma quando la fretta inizia a essere cattiva consigliera)
SANDRUCCI 6: Parte con estro, tentando di aprirsi corridoi nelle maglie della difesa orobica. Non è timido, a volte paga però qualche leziosità di troppo e con il tempo trova qualche resistenza in più (46' CACCIAMANI 6.5: Fa il bello e il cattivo tempo appena entra in campo, impatto devastante sulla partita. Il suo ingresso e le sue giocate mandano spesso in tilt la Dea. Prova molto più decisa rispetto a quella in semifinale. Nell finale si sposta a destra dove incide meno, ma è comunque un giocatore che porta via sempre un uomo all'Atalanta)
KUGYELA 6.5: Viene fuori sulla distanza. Si fa vedere per la prima volta nel recupero di primo tempo con una conclusione angolata a fil di palo dopo una frazione in sordina. Nella ripresa lo si vede decisamente di più. Suo intanto il traversone dalla bandierina da cui nasce il 2-1, anche dopo tenta più volte la conclusione. Non la trova, ma resta ben inserito nelle dinamiche offensive.
BONACINA 6.5: Si prende la prima conclusione del match, mancino angolato ma debole. Da metà primo tempo accende la luce con più costanza, la sua velocità è un fattore non indifferente. Gli manca ancora un pizzico di lucidità nell'ultimo passaggio. Alla ripresa si sposta a destra, lasciando la corsia preferita a Cacciamani; lì trova meno spazi ma è comunque positiva la sua prova (57' MELO DA COSTA 6: Velocità e dribbling sono la specialità della casa. Contro l'Atalanta mette in campo la prima bene, la seconda non gli riesce in tutte le occasioni. Può essere più concreto, ma
FALASCA 6: L'Atalanta gli costruisce una gabbia attorno, limitandone il raggio d'azione. Gli tocca una gara di sofferenza, che si presta a giocare. Anche da queste gare si costruisce la maturità (56' GABELLINI 6: Mezz'ora di sacrificio in cui smista palloni, si abbassa nel tentativo di aiutare la costruzione offensiva o sale alla bandierina per prendere tempo. Dà ossigeno)
ALL. FIORATTI 7: Inizia la stagione sportiva nel migliore dei modi, portando a casa la vittoria nel Trofeo Memorial Mamma e Papà Cairo, un appuntamento storico per il Toro in cui il livello è sempre alto. Prima della partita aveva avvisato: valori granata al centro. La sua Primavera è agli inizi e dovrà testarsi di settimana in settimana, ma la serietà con cui è stato affrontato il torneo e cosa fatto vedere sono tutti segnali positivi ad agosto. Le sfide a Milan e Atalanta sono state partite vere, in cui è stato dato spazio a tutta la rosa.
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