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PRIMAVERA

Primavera, Padoin post Juventus-Torino 1-1: “Gara combattuta, potevamo chiuderla”

Irene Nicola
Irene Nicola Redattore 
Le dichiarazioni del tecnico bianconero al termine del derby della Mole

Nel post gara di Juventus-Torino, derby della Mole valido per la quattordicesima giornata del campionato Primavera 1, il tecnico dei bianconeri Simone Padoin ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla sfida appena conclusa. Di seguito le parole dell'allenatore della Juventus.

Il rammarico del derby è non aver chiuso prima la gara? "Questo è il rammarico più grande, l'ho detto anche ai ragazzi finita la gara. Bisogna lavorare sui dettagli, a fine primo tempo glielo avevo già detto che saremmo dovuti scendere in campo con almeno due gol di scarto, anche perché il Torino aveva fatto delle belle cose. Abbiamo rubato tante palle negli ultimi metri, è mancata però la rifinitura e anche il gol. Probabilmente la gara sarebbe stata chiusa, ma non lo so perché nei derby succede sempre di tutto. Loro sono usciti, non abbiamo gestito bene la sfera nella seconda frazione. Loro sono bravi nell'allargare il gioco, su un calcio d'angolo abbiamo preso gol. Poi abbiamo retto, poteva vincere chiunque, un derby come ce lo aspettavamo. La classifica parlava di un Toro in difficoltà, ma nelle stracittadine questo non conta. Gara combattuta e bella".

Quinto risultato utile consecutivo tra campionato e Youth League, a che punto siete col percorso? "Questa fila di risultati deve dare fiducia. Dispiace perché tra Cagliari e oggi meritavamo almeno quattro punti. Usciamo con due, ma la prestazione mi è piaciuta, non posso dire niente a livello di atteggiamento. Stiamo giocando spesso ogni tre giorni. Sono contento per loro e di quello che stanno dando. Stanno crescendo, ora dobbiamo chiudere al meglio queste ultime quattro gare".

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Cosa vorrebbe vedere nella gara di Youth League contro il Pafos di quello visto oggi e su cosa si aspetta miglioramenti? “Vorrei vedere l'entusiasmo, perché siamo partiti forte, quindi voglio quella mentalità lì. Ho visto una squadra soprattutto nel primo tempo, nei primi 60 minuti, molto vogliosa di fare, ed è quello che ho chiesto. Penso che dopo la sconfitta con la Lazio abbiamo iniziato a giocare in questa maniera e da questo punto di vista siamo cresciuti. Per quanto riguarda i dettagli, il cinismo. Infatti mi rifaccio al primo tempo di oggi in cui avremmo potuto chiudere la partita. E anche l'attenzione ai dettagli, perché abbiamo preso gol su palla inattiva con dei posizionamenti che avremmo dovuto far meglio. Tutte queste cose sembrano delle cose di poco conto ma invece poi vanno a incidere pesantemente sul risultato. Però dal mio punto di vista sono contento di come stanno rispondendo i ragazzi quindi avanti così”.

Eravate preparati sul cambio di modulo del Torino, dal 3-5-2 al 4-5-1?“Non ci aspettavamo che il Toro cambiasse il modulo sinceramente, però penso che non ci si siamo fatti trovare impreparati. I ragazzi hanno saputo bene come comportarsi e infatti penso che si sia visto che non ci ha dato grosse difficoltà, perché comunque il primo tempo è andato via liscio. Quello che ci ha dato difficoltà è magari la loro presenza in area di rigore, questi cross in cui loro avevano molta fisicità con Gabellini che ha fatto veramente una partita super. Quindi da questo punto di vista non ce l'aspettavamo che cambiasse il modulo però penso che i ragazzi siano stati bravi a gestirla al meglio”.

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Arrivate da un buon filotto di imbattibilità: è scattato qualcosa nella testa dei ragazzi? “Secondo me è scattato il fatto che probabilmente nelle prime 5-6-7 partite non abbiamo fatto quello che questa squadra può fare. Ne abbiamo parlato tutti insieme, ci siamo guardati in faccia, capendone i motivi e provando a capire che cosa potessimo far meglio. I ragazzi si sono responsabilizzati alla grande, si sono uniti, si sono compattati: adesso giochiamo molto più da squadra e questa è la cosa che fa più piacere a un allenatore. Però il merito è loro, quindi come ho detto prima dobbiamo continuare così e possibilmente chiudere al meglio questo 2025”.

State facendo una rincorsa verso la zona playoff: come può inserirsi la Juventus nella lotta delle prime sei, dove non c’è solo qualità ma anche esperienza?“Sicuramente mi sembra che siamo la quarta squadra più giovane, quindi è normale che quando sei così giovane lasci giù qualcosa in termini di esperienza, nella gestione dei vari momenti, di malizia. Sopra ci sono squadre più esperte di noi. Ieri ho visto la partita del Verona, vedo spesso il Parma… sono rose imbottite di 2006, comunque la differenza lì la vedi. Però ai miei ragazzi non posso dire niente, siamo giovani però sono pienamente convinto che quando hai le qualità puoi combattere con tutti. Poi è ovvio che devi darci dentro a livello di atteggiamento, di determinazione, però da quel punto di vista lì come ho detto non posso richiedere niente. Ultimamente davanti hanno un po' rallentato e quindi i play-off sono relativamente vicini, però ci sono tante squadre. Da questo punto di vista è un peccato che in queste due partite abbiamo fatto solo due punti, per come sono andate le partite. Come ho detto penso che tra Cagliari e oggi magari avremmo potuto fare quattro punti e ci saremmo ulteriormente avvicinati, però la classifica dice questo e lavoreremo ancora più intensamente per avvicinarci ulteriormente”.