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Torino Primavera, dal derby fiducia e nuove idee per la corsa salvezza

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Qualche sorpresa a livello di formazione, ma soprattutto una reazione caratteriale che deve rimanere per la lotta salvezza
Irene Nicola
Irene Nicola Redattore 

A volte un pareggio vale più di quanto possa sembrare. A livello di classifica un punto nel derby contro la Juventus serve poco per migliorare una situazione ancora complicata, a livello di morale e non solo però la stracittadina può dare stimoli da sfruttare per un proseguo di campionato in cui il Torino si gioca tutto.

Torino Primavera, il secondo tempo con la Juventus è giusto anche nelle intenzioni

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Il derby intanto ha messo in campo il carattere che può e deve appartenere al Torino. Lo ha mostrato nella seconda frazione quando si è vista una squadra testarda nel cercare di invertire l'inerzia e brava nel credere di poterlo fare fino ad attuarlo in campo in 45' finali giusti per volontà e non solo. Il palo di Bonacina, il gol di Perez e le occasioni sui piedi di Gabellini hanno permesso di riaprire la gara e hanno un visto una Primavera capace di reagire alle difficoltà. Una rondine non fa primavera, certo, ma altre volte non era successo perché il peso degli errori era stato più opprimente. Un lusso che il Torino non si può permettere nella strada per togliersi dalle acque torbide. "Al gruppo ho detto che se giocano così il derby, possono farlo sempre" ha affermato Baldini e questo deve essere il primo obiettivo.


Torino Primavera, dal derby anche indicazioni di campo

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Il resto delle indicazioni derivano più puramente dal campo. Per il derby il Torino ha cambiato volto, passando dal rodato 3-5-2 al 4-5-1. La difesa a quattro era stata abbandonata quasi subito da Baldini all'arrivo in granata, ma è una strada che può essere adottata all'occorrenza come alternativa di una linea a tre che ha pur dato i suoi frutti. Perez e Pellini in coppia hanno fatto vedere di poter lavorare insieme, Carrascosa si è adattato anche da terzino in una veste che il compagno di reparto Zaia sa indossare. L'altra novità di campo ha riguardato il parco esterni: Kugyela spostato a destra, Bonacina lanciato a sinistra. Da qualche settimana Baldini sta inserendo con più forza i 2008 nel gruppo: Luongo e Carrascosa ne hanno sempre fatto parte, Falasca e Bonacina stanno entrando a gamba tesa e hanno dimostrato di poter inserirsi. L'ala U18 in particolare a sinistra ha dato molte soluzioni, che prima erano arrivate meno; l'ungherese a destra potrà essere sperimentato magari anche in futuro. In attacco le soluzioni non mancano, anche se ancora non sono arrivati i gol. In un reparto di tutti 2006, la carta d'identità è un fattore da sfruttare a vantaggio. Servirà il contributo di tutti, il tempo scorre e il Torino ha urgenza di averlo dalla propria parte per salvarsi.