"Questi ragazzi hanno bisogno di ritrovare risultati ma di andarseli a prendere, perché devono capire che non glieli regala nessuno". Le parole di Francesco Baldini testimoniano l'urgenza in cui si trova il Torino Primavera, carente nei risultati e impelagato in una situazione di classifica che non accenna a migliorarsi con il penultimo posto che oggi vorrebbe dire retrocessione diretta.
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Torino Primavera, la classifica parla: i dati e il confronto con il passato
Torino Primavera, i risultati ancora mancano e la classifica dice zona retrocessione
—Quasi un terzo di campionato è andato ormai in archivio. Il Torino lo ha vissuto tra mille difficoltà senza mai togliersi dalle acque torbide e ingranare un percorso che potesse avvicinare alla tranquillità. Lo testimoniano prima di tutto i punti. La Primavera granata ha raccolto i primi tre con Fioratti, esonerato dopo 1 vittoria e 4 sconfitte, i restanti cinque sono arrivati sotto la guida di Baldini, frutto di 1 vittoria, 2 pareggi e 4 sconfitte. In totale sono otto i punti portati a casa dal Torino in dodici giornate, un bottino troppo scarno che deve lanciare un campanello d'allarme. La classifica d'altronde non lascia scampo: il 19esimo e penultimo posto costerebbe oggi la retrocessione diretta. La stagione è ancora molto lunga, ma deve essere l'urgenza a guidare i granata nella lotta per la salvezza che diventa priorità assoluta.
Torino Primavera, cosa dice la classifica: così in difficoltà solo nel 2020-2021
—Negli ultimi vent'anni, il Torino Primavera si è trovato in una situazione di classifica così complicata a questo punto del campionato solo in un'altra occasione. Era la stagione 2020-2021, in panchina c'era Cottafava. L'inizio altalenante era stato seguito dalle difficoltà e alla 12esima giornata il Toro occupava il terz'ultimo posto per poi restare a lungo penultimo fino all'impresa salvezza portata a termine da Coppitelli. Ora la Primavera di Baldini si trova a vivere un campionato che si sta delineando sugli stessi contorni. Le lotte salvezza non sono mai semplici, non lo sono soprattutto per chi è abituato ad altri scenari, come dice la storia del Toro e come raccontano anche gli anni recenti con la semifinale scudetto raggiunta da Scurto. Ora però la situazione è questa. Il Toro deve adattarsi e soprattutto liberarsi di quei fantasmi di cui parlava Baldini, senza uscire dalle partite come è successo contro l'Inter perché non può permettersi di regalare nulla e senza lasciarsi intimorire quando i piani si complicano. Lottare per salvarsi richiede maturità e atteggiamento, imperativi in ogni occasione ma ora ancor di più.
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