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ALESSANDRIA, ITALY - AUGUST 7: Gioacchino Barranco of Torino Primavera in action during the Trofeo Memorial Mamma e Papà Cairo match between Torino and Milan at Stadio Moccagatta on August 7, 2025 in Alessandria, Italy. Photo: Nderim Kaceli
Non riesce a dare continuità il Torino Primavera, che in una gara di difficile gestione contro l'Atalanta torna a cadere come al debutto contro la Fiorentina. I due gol a freddo condizionano la gara e mandano in affanno i granata, costretti poi a scoprirsi nel tentativo di recuperare contro una Dea che lascia poco al caso. La reazione arriva solo dopo il terzo gol incassato, troppo tardi per poter effettivamente pensare di rimettersi in partita. Così è arrivato il secondo ko in campionato.
Le due sconfitte con Fiorentina e Atalanta hanno tratti comuni. Con la Viola erano stati due gli aspetti a costare: troppa ingarbugliata la macchina granata in costruzione e troppo timorosa la risposta alle iniziative avversarie, con la Fiorentina che così aveva preso campo e fiducia. Il risultato era stato un parziale pesante da colmare, con due gol incassati nel giro di 24' (il primo figlio di una lettura difensiva poco accorta, il secondo un gesto tecnico difficile da contrastare). Con l'Atalanta è successo qualcosa di simile. Al pronti e via, la Dea ha saputo proporsi in maniera convincente mentre il Torino ha faticato a prendere le misure dell'avversaria. La prima reazione è stata chiudersi, ma con troppa confusione. E il parziale incassato è stato lo stesso: 2-0 ma in 16' (il primo gol anche qui un gesto tecnico, il secondo una concessione su rigore). In entrambe le gare la Primavera granata ha provato a invertire la rotta, ma gli è riuscito troppo tardi quando il vantaggio lasciato all'avversaria di turno era già consistente. Concedere così tanto è un errore che il Toro non deve ripetere.
Le due sconfitte in tre giornate non devono comunque creare allarmismi. La stagione è appena iniziata e il valore delle due avversarie contro cui si sono persi punti è elevato. Il Toro è una squadra che si sta assestando e che sta creando il proprio amalgama e che negli ultimi anni ha sempre voluto puntare in alto, verso i playoff. Gli alti e bassi in una fase iniziale di campionato, con una squadra nuova, sono un problema che però può presentarsi. Certo, gli errori ci sono stati e vanno tenuti in considerazione per lavorare in futuro. Quello che era stato il punto di forza nella vittoria sul Napoli, la capacità di proporre il proprio gioco anche nel momento migliore dell'avversaria, non è stato replicato a Zingonia. Il gruppo analizzerà in settimana cosa non è riuscito e da lì dovrà ripartire. Anche nella scorsa stagione le prime uscite con Tufano non erano state delle più esaltanti: tre punti all'esordio con la Sampdoria e due sconfitte con Milan e Fiorentina. Poi però il Toro aveva trovato la quadra e anche la continuità, aspetto su cui lavorerà anche Fioratti durante la sosta con chi rimarrà a Orbassano da subito per preparare la ripartenza in campionato.
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