tor giovanili Robaldo, finalmente ci siamo. Ludergnani: “Obiettivo? Tutti dentro a gennaio 2026”

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Robaldo, finalmente ci siamo. Ludergnani: “Obiettivo? Tutti dentro a gennaio 2026”

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Il progetto del Robaldo allo stato di oggi: il punto fatto da Ludergnani e l'obiettivo di alzare il livello per le giovanili
Alberto Girardi

Dopo anni di attese, rinvii e lavori, il Robaldo sta per venire alla luce nella sua interezza. Un progetto su cui il Toro ha investito tanto e che è cruciale per la quotidianità del lavoro del Settore giovanile sta ora per prendere vita. Il tema è sempre caldo e lo è stato anche nel corso della conferenza indetta dal Responsabile del Settore giovanile granata, Ruggero Ludergnani, che ha riferito gli ultimi aggiornamenti sulla programmazione.

Giovanili, lo status quo sul Robaldo: le parole di Ludergnani

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Il Robaldo inizierà a essere agibile già con l'inizio della prossima stagione quando le prime giovanili granata vi metteranno piede all'interno: "Da agosto Under 13, Under 14, Under 15 e Under 16 inizieranno ad allenarsi nella struttura. Queste categorie, le più piccole, svolgeranno il loro campionato al Robaldo perché gli spogliatoi del campo 3 e del campo 4 sono già operativi e quindi lì i ragazzi potranno svolgere già la settimana tipo del loro campionato". Toccherà dunque a queste annate dare il via alla nuova casa giovanile granata, pronto poi ad accogliere anche le annate superiori ma solo in un secondo momento: "Under 17, Under 18 e Under 20 ripartiranno da Orbassano. Quando sarà completa la struttura più corposa, andremo dentro". Quanto bisogna aspettare per vedere tutte le giovanili al Robaldo? "Idealmente a gennaio 2026 saremo tutti dentro. Il nostro obiettivo è quello nel planning che ci siamo dati. A quel punto lì tutti anche le tre squadre più grande che inizialmente inizieranno la stagione a Orbassano, si sposteranno".


Cosa può portare il Robaldo al Settore giovanile

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Ludergnani in conferenza si è poi soffermato sui vantaggi che il nuovo impianto sportivo porterebbe alle giovanili, non limitandosi agli aspetti di campo ma allargando l'orizzonte: "Ora entreremo nella nuova dimensione del Robaldo. Ci porterà tanto. Significa che apriamo una finestra e abbiamo i ragazzi sotto che si allenano. Lo staff può parlare con noi in ogni momento, salire una scala e interpellarci. I ragazzi tra gruppi si possono conoscere con più facilità, alcuni non si conoscevano neanche di viso allenandosi separatamente in luoghi diversi. Gli allenatori potranno condividere più cose. Fare allenare i giocatori in un ambiente granata non è una stupidaggine". Il progetto è stato dunque delineato chiaramente e cioè che viene descritto da Ludergnani permetterebbe di fare un grande salto di qualità a tutto il movimento giovanile granata, dando la possibilità di evolversi sempre di più sia dal punto di vista puramente sportivo, ma anche a livello di immagine, dove il Torino troverebbe stimoli e impulsi per migliorarsi sempre di più. In più c'è la questione dell'appartenenza: la casa granata avrà il compito di unire ulteriormente.