Quanti ex all'Olimpico Grande Torino per la sfida di domani - sabato 18 ottobre - tra il Toro di Marco Baroni e il Napoli di Antonio Conte. Per i granata arriva quindi l'ennesimo impegno contro una big in questo avvio di campionato e noi abbiamo cercato di scoprire alcuni punti deboli della formazione partenopea. Di questo e tanto altro abbiamo parlato con Emanuele Arinelli, giornalista vicino da sempre ai colori granata e che lavora per IlNapoliOnline.com. Noi lo ringraziamo per essere intervenuto ai nostri microfoni e per averci presentato la partita del settimo turno di Serie A dal punto di vista degli avversari del Torino.

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Arinelli (Napoli-Online): “Ngonge non vale 17 milioni. Elmas trova poco spazio”
Buongiorno Emanuele, come arriva il Napoli a questa partita? In quali condizioni di umore e di infortuni ha attraversato la sosta Nazionali?"Le condizioni di umore sono altissime con il primo posto in classifica in Serie A. In Champions League il Napoli ha raccolto una vittoria e una sconfitta, che è arrivata a Manchester in 11 contro 10 per l'espulsione di Di Lorenzo che ha condizionato il match. Il City di Guardiola è una squadra fortissima. La condizione fisica è un po' meno ottimale: col Genoa nell'ultima gara c'è stato l'infortunio di Lobotka mentre Rrahmani deve ancora rientrare, infine Politano e Buongiorno sono sulla via del recupero ma difficilmente partiranno dall'inizio. Il Napoli sta facendo fatica a ritrovare i suoi uomini migliori dal punto di vista fisico".
I tifosi granata stanno imparando a conoscere Cyril Ngonge e Giovanni Simeone: quali sono i loro principali pregi e difetti? E soprattutto, il belga può valere i 17 milioni di riscatto?"Se guardiamo le statistiche, Simeone non ha segnato tanto negli anni a Napoli ma ha lasciato un ricordo davvero importante nel cuore dei tifosi azzurri con la sua fame e la sua grinta. È quasi diventato un figlio di Napoli, essendo anche argentino e con i legami verso Diego Maradona. Ha pochi difetti e nel Torino può fare davvero bene, lo si è già visto nelle prime partite in granata. Ngonge secondo me non vale invece i 17 milioni, deve ritrovare la fiducia e lo stato di forma che aveva a Verona quando il Napoli lo acquistò. A quel tempo poteva valere quei soldi, oggi no perché ha troppe ombre e luci e si accende poco durante i 90 minuti. Quando lo fa ed è in giornata però difficilmente lo si riesce a fermare, il Napoli ha fatto bene a cederlo perché ad oggi non è all'altezza di questa squadra".
Torino-Napoli è ovviamente la partita di Alessandro Buongiorno, vero e proprio idolo del pubblico granata. Come procede la sua avventura in Campania?"Buongiorno oltre a essere un idolo dei tifosi del Toro, lo è anche diventato subito per i tifosi del Napoli. Con la sua grinta si è imposto subito e Conte lo sta plasmando ancora di più, negli uno contro uno insegue sempre l'attaccante avversario in ogni zona di campo. Quando gioca lui, il Napoli ha un altro ritmo. L'unico difetto sono i troppi infortuni che lo stanno fermando un numero eccessivo di volte, quando rientra in campo ci impiega 2-3 partite per tornare al top. Poi gioca un mese ad alti livelli e si fa male di nuovo, questo è quello che sta frenando la sua crescita in questo Napoli. Potrebbe diventare davvero il futuro capitano di questa squadra e forse anche un punto fermo della nazionale".
Altri due ex sono Vanja Milinkovic Savic e Eljif Elmas: che apporto stanno dando in questo inizio di stagione a Conte?"Milinkovic-Savic è arrivato con un po' di sorpresa e anche qualche pregiudizio. L'anno scorso ha fatto molto bene parando molti rigori ma nelle passate stagioni non aveva convinto così tanto. A Napoli si sta sicuramente prendendo il posto di Meret, ha iniziato a giocare in campionato mentre in Champions le ha fatte entrambe lui per ora. Ha un lancio lungo e un piede forte che Meret non ha, il gol con il Genoa nell'ultima partita nasce proprio da un suo rinvio e questa è l'arma in più voluta da Conte. De Laurentiis è molto attento ai conti ma quando deve spendere lo fa, investire 20 milioni per un portiere di riserva non è da tutti e questo significa che Conte lo voleva molto. Elmas invece è un giocatore che sta trovando poco spazio in questa squadra mentre, secondo me, giocherebbe titolare o quasi in tutte le altre squadre del campionato italiano per la sua duttilità. A Napoli però è amatissimo, ha vinto uno Scudetto ed è stato accolto con grande piacere".
Quali sono i punti deboli di questo Napoli capolista? Cosa dovrebbe, quindi, fare il Toro per mettere in difficoltà gli azzurri?"Il Torino per fare risultato dovrà puntare sull'assenza di Lobotka. Lui è il perno della squadra, come anche Anguissa, McTominay e De Bruyne. Lui è il perno della manovra e non averlo sarà un punto debole per gli azzurri. Occhio anche alla condizione fisica, come si è visto col Genoa e poi con l'idea di avere la Champions League e l'Inter la settimana prossima. Chi pressa gli azzurri può metterli in difficoltà come il Genoa di Vieira nel primo tempo".
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