Lei è abituato a performare e una delle variabili che ci possono essere sono i fischi. Si potrebbero evitare?"Sì, ci vorrebbe qualcosa in più da entrambe le parti. Penso che in casa in quest'annata il Torino abbia toppato pochissime gare, quindi ci sono state poche occasioni per fischiare. Ogni parte deve metterci il suo: il tifoso l'anima e la passione, il giocatore l'impegno e la professionalità. I fischi danno fastidio: chi vive di performance sa che il fischio sposta il baricentro. Sono sempre stato abituato a mettermi nei panni degli altri e mi ritengo poco esperto di tutto, non mi permetto quindi di giudicare. Il gioco del calcio è un'altalena continua e soprattutto chi tifa il Toro lo sa. Io mi sento super laico: amo andare allo stadio e godermi le partite, l'attaccamento alla maglia e l'agonismo. Quest'anno da assiduo frequentatore dello stadio mi ritengo soddisfatto".
La soddisfa la volontà della società di ripartire da Davide Vagnati come direttore sportivo? "Non voglio fare il democristiano, ma ci tengo a dire una cosa: non conosco un direttore sportivo che in una piazza abbia fatto soltanto bene e abbiamo azzeccato tutti gli acquisti. Ci sono dinamiche del mercato che un semplice tifoso non può comprendere fino in fondo. Proprio per questo il giudizio non è semplice da dare. Ci sono stati acquisti buoni, come Schuurs e Bellanova, e altri che si sono rivelati rattoppi di poco valore. Il calcio è una cosa normalissima: mi devasta di gioia o di tristezza, ma lo vivo così com'è. Nel calcio ci sono migliaia di variabili, se esistesse una sola formula vincente sarebbe troppo facile".
Un'ultima domanda su Urbano Cairo: in questi 19 anni si aspettava di più? Potrà dare di più nel prosieguo in granata?"Sono tifoso e qualcosa in più me lo attendevo. Bisogna tarare le ambizioni alla squadra che tifi, vedi la stagione del Milan che non è stata malaccio ma la contestazione divampa. Non posso nascondere che in questi 19 anni era lecito aspettarsi qualcosa in più, anche perché se ami una cosa, ti aspetti sempre di più e meglio, proprio come in una relazione. Gli investimenti non sono mancati, però non sempre sono stati corretti. Il processo di Cairo è stato controverso, spero che si possa ripartire dalla crescita vista negli ultimi tre anni. Mi piacerebbe salire con costanza nelle prossime stagioni, dopo essermi stabilizzato a metà classifica".
© RIPRODUZIONE RISERVATA
/www.toronews.net/assets/uploads/202304/7d98fd554c540056f3d614f9aeedd3af.jpg)
/www.toronews.net/assets/uploads/202508/2152c6c126af25c35c27d73b09ee4301.jpg)