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Camolese ricorda Calleri a TN: “Uomo coraggioso. Importante per la mia carriera”

Camolese ricorda Calleri a TN: “Uomo coraggioso. Importante per la mia carriera” - immagine 1
In esclusiva le parole dell’ex allenatore del Torino che è stato giocatore e allenatore con Calleri presidente

Andrea Calderoni

Giancarlo Camolese lega il proprio nome a Gianmarco Calleri per diversi motivi: quando era giocatore dell’Alessandria, aveva come presidente Calleri, scomparso ieri, martedì 7 marzo, all’età di 81 anni, che poi lo portò con sè alla Lazio; e anni dopo, quando ha iniziato ad allenare al fianco di Mauro Sandreani, ha ritrovato Calleri presidente del Torino. In esclusiva su Toro News l’ex allenatore granata ci parla proprio dell’uomo, dell’imprenditore e del presidente Calleri.

Buongiorno mister. Cosa ha rappresentato Gianmarco Calleri nella sua carriera calcistica?

“Per me è stata una persona molto importante. L’ho conosciuto quando ero un giocatore all’Alessandria. Lui entrò nel calcio professionistico proprio a quella altezza cronologica. Lo ricordo come un presidente molto coraggioso perché lasciò l’Alessandria e prese una Lazio che stava attraversando un momento alquanto difficile. Lo fece, come detto, con coraggio, tanto da portare me e altri due miei compagni dalla Serie C alla Lazio: una cosa che non si vede tutti i giorni considerando le differenze di categoria”.

E poi anche al Torino ha trovato Calleri.

“Sì, l’ho ritrovato anche quando ho iniziato la mia carriera da allenatore al Torino. Era però già intenzionato a lasciare il club granata”.

Si capiva?

“Sì. Si capiva perché c’era stata una retrocessione ed era abbastanza distante dalla squadra. Voleva riportare il Torino in Serie A, ma era un presidente meno presente rispetto a quello che avevo conosciuto ai tempi dell’Alessandria. Si stava allontanando progressivamente dal Torino”.

Tra l’altro in quella stagione, 1996-1997, lei non doveva essere in Prima Squadra.

“Avrei dovuto prendere una squadra del settore giovanile, poi Mauro Sandreani decise di portarmi con lui in Prima Squadra. Mi chiese di prendere parte al ritiro insieme a lui, poi mi chiese di aggregarmi definitivamente alla Prima Squadra e così diventai a tutti gli effetti suo assistente”.

Camolese ricorda Calleri a TN: “Uomo coraggioso. Importante per la mia carriera”- immagine 2

Quali sono stati i principali pregi di Calleri?

È stato un bravissimo imprenditore e il suo capolavoro sportivo l’ha fatto alla Lazio. La sua bravura fu di circondarsi di persone molto competenti come il direttore Carlo Regalia e mister Eugenio Fascetti, che poi è stato anche al Torino. Lui e il fratello Giorgio sono stati molto abili in un periodo in cui il calcio era probabilmente più complicato di oggi”.

Tornando all’oggi, che giudizio può dare sul Torino quando ormai siamo entrati nell’ultimo terzo di campionato?

“Ho sempre parlato benissimo del lavoro di Juric perché il gruppo appare molto compatto e con le idee chiare. Mi spiace che non sia riuscito a cogliere un risultato positivo nel derby perché avrebbe rappresentato la ciliegina sulla torta di una stagione nella quale sei sempre stato a sinistra della graduatoria. Stare nelle prime dieci è sempre un bel traguardo per tutti. La strada è quella giusta: per crescere ancora, come chiede lo stesso Juric, servirà qualche ulteriore innesto”.

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