Questo Toro non sembra ancora di Baroni: sta trovando delle difficoltà?"Sì, concordo. A Roma con la Lazio Baroni ha fatto quattro mesi entusiasmanti tra Europa e Serie A, poi le cose non sono andate nello stesso modo. La seconda parte ha disatteso delle aspettative che nel frattempo si erano alzate. Ha lottato fino all'ultimo per la Champions ma è addirittura uscita dalle coppe europee. La prima parte è stata straordinaria, la seconda meno. Baroni è arrivato sotto grandi pressioni, lo stesso a Torino. Torino e Lazio hanno un denominatore comune: la contestazione ai due presidenti, Cairo e Lotito. L'atmosfera non è ideale né da una parte né dall'altra. Cairo e Lotito sono attenti sui conti economici, sono meno attenti ai sogni dei tifosi, dimenticano i sogni dei tifosi che alimentano la competizione sportiva. Non far debiti si scontra con la volontà di sognare di un tifoso. Torno alla domanda iniziale: Baroni può certamente risentire della situazione e paradosso del paradosso si giocherà una fetta importante del suo futuro proprio a Roma contro la sua ex squadra Lazio".
Pensa che Baroni rischi il posto?"Penso che il Torino si riprenderà, il Torino non può aver dimostrato a Roma di avere tante risorse e poi averne molto poche in altre circostanze. Il Torino meriterebbe di navigare sempre tra settimo e ottavo posto, così non accade. Questo è un problema. Però, penso che il Torino possa rialzare la cresta dopo queste difficoltà".
Quanto è difficile lavorare e collaborare con presidenti che guardano più al soldo che al sogno? Baroni ha avuto nell'ultimo periodo Setti, Lotito e Cairo... "Baroni si è nobilitato a Verona, ha fatto un miracolo. Ha dovuto costruire tutto da capo per due volte. A Verona è arrivato il capolavoro tecnico e psicologico di Baroni, ha saputo rimotivare due/tre volte una stessa squadra. Il mio consiglio a Baroni è di isolarsi dalla situazione, anche se non è facile. Deve stare dentro il campo e soprattutto dentro la testa dei suoi ragazzi. In questo momento deve fare quadrato con i suoi ragazzi e deve andare verso l'unica cosa che conta nel calcio italiano: il risultato. La prestazione in Italia conta poco o nulla, conta soltanto il risultato. Al netto dei suoi presidenti, ora sta a Baroni cercare di trovare la quadra. Cairo sarà sempre Cairo, Lotito sarà sempre Lotito. L'unica cosa che mi spiace è che Baroni si giocherà una partita delicatissima proprio contro il suo recente passato. In realtà, potrebbe essere anche un vantaggio tecnico perché nessuno in Serie A conosce meglio la rosa della Lazio rispetto a Baroni: la Lazio in estate non ha cambiato nulla, quindi la Lazio che ritrova Baroni è la stessa Lazio che ha lasciato a maggio. Questo potrebbe essere un vantaggio".
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