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tor interviste Luigi Scaglia a TN: “Petrachi? Ha grande personalità. Mi aspetto scelte forti”

Esclusiva

Luigi Scaglia a TN: “Petrachi? Ha grande personalità. Mi aspetto scelte forti”

Scaglia, Figurine
In esclusiva le parole di uno dei protagonisti della "Rivoluzione dei Peones" dell'inverno 2010. Il centrocampista arrivò con Petrachi al Toro
Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 

Luigi Scaglia è stato uno dei protagonisti della famosa "Rivoluzione dei Peones", una rivoluzione passata alla storia all'interno dell'era Cairo in casa Torino. Fu una rivoluzione gestita da Gianluca Petrachi, che proprio ieri, mercoledì 10 dicembre, è tornato a essere direttore sportivo del Torino. Oggi Scaglia ha 39 anni, gioca in Eccellenza, in Lombardia, nel quotato Ciliverghe. A Toro News parla con piacere del suo passato granata e soprattutto del suo rapporto lavorativo con Petrachi.

Buongiorno Luigi. Correva l'anno 2010, lei dal Lumezzane venne catapultato nel Torino. Che ricordi ha di quell'inverno?"Fu una chiamata del tutto inaspettata, ero in C ed ero uno dei tanti. Ero di proprietà del Brescia, ma giocavo in prestito al Lumezzane. Petrachi mi visionò per cinque mesi e poi mi chiamò in quel Torino. Prese me e D'Ambrosio. Fu una bella avventura. Nel primo anno raggiunsi i play-off, il secondo iniziò davvero male". 


Fu una campagna invernale ricca di stravolgimenti quella del 2010."Sì, ci fu un ribaltone nello spogliatoio. Petrachi prese cinque giocatori che non avevano mai conosciuto la Serie B. Alla fine ebbe ragione lui perché raggiungemmo la finale dei play-off. Non bisogna dimenticare che a gennaio partimmo da una zona più vicina ai play-out che ai play-off. Fu una bella cavalcata. I tifosi riempivano tutti gli stadi". 

Pregi di Petrachi?"Si tratta di una persona disponibile. Ti fa stare bene e poi sicuramente è un direttore di personalità. In quel 2010 face fuori giocatori con svariate presente in Serie A inserendo giocatori che non conoscevano nemmeno la Serie B. Fece tutto questo in una piazza come quella del Toro. Se non è personalità questa". 

Come valuta il ritorno di Petrachi al Torino?"Petrachi è certamente una persona affidabile. Il mondo del calcio è difficile, la piazza del Toro è esigente. Spero possa fare bene per società e tifosi". 

Il Torino ha fin qui deluso?"Per me il Torino è forte ma non riesce a ingranare. Anche contro il Milan doveva portarsi a casa qualche punto. La mia idea è che nel Torino di oggi ci sono tanti veri giocatori da Serie A". 

Di solito paga l'allenatore, in questo caso ha pagato il direttore sportivo. Come valuta la decisione della società?"Il mister è di categoria, ha fatto bene ovunque è andato. Con due o tre innesti giusti si può fare il salto di qualità. Sono d'accordo con la scelta di aver rinnovato la fiducia a Baroni". 

Cosa si attende dal ritorno di Petrachi?"Spero che il Toro possa tornare protagonista. Penso possano esserci scelte forti, bisogna aspettarsele. Non conosco le dinamiche, non so se ci sono opportunità sul mercato. Però, mi attendo scelte forti".