"Stimo entrambi i giocatori, secondo me sono stati molto importanti quest'anno. Esprimo un giudizio da tifoso quindi strettamente personale. Non conta niente, ma lo dico. Credo che tra i due Vlasic abbia per potenzialità la possibilità di diventare un giocatore importante. Mi auguro che la prima trattativa che vada a buon fine possa essere la sua. Poi abbiamo alcuni giocatori molto forti e molto giovani che vanno messi in sicurezza subito. Per quanto riguarda Miranchuk, so che è una richiesta di Juric. Conta l'allenatore e partirei dalle sue richieste, mettendolo nelle condizioni di portare avanti il proprio progetto tecnico"
Juric si è detto rammaricato di non essere riuscito ad avvicinare tifosi granata e società. Da ex tecnico e tifoso, quanto possono incidere queste frizioni e cosa pensa a riguardo?
"Noi del Toro siamo complicati, mi metto dalla parte dei tifosi. Abbiamo una storia importante, qualche volta addirittura ingombrante a tal punto che è molto difficile trovare la sintesi tra società e tifosi. Ma non solo è possibile, è doveroso farlo ed è rispettoso nei confronti della possibilità che la storia possa essere un trampolino di lancio verso il futuro. Fortunatamente, nessuno ci tocca la nostra storia: è un patrimonio immateriale dell'umanità, come diceva il giudice Caselli, e lo abbiamo solo noi. E' ovvio che bisogna guardare non solo al passato ma anche al futuro. Ci sono tutte le condizioni per poterlo fare. Concordo che un'ottimizzazione del rapporto tra una squadra così giovane, ambiziosa e che vuole migliorare di anno in anno e il popolo granata sarebbe uno straordinario successo per tutti"
Lei è primo firmatario della Proposta di legge di modifica all'articolo 33, volta al riconoscimento dello sport come valore educativo e sociale tutelato dalla Costituzione. Nel Torino una persona che ha messo al centro lo sport come valore di base è Silvano Benedetti nei 22 anni da Responsabile della Scuola Calcio granata. Cosa può dire di un promotore del suo calibro, arrivato ai saluti?
"Un enorme ringraziamento e un abbraccio a Silvano. Lui in campo e fuori dal campo ha segnato la storia di questa società. Credo che si debba eternamente essergli grati. Gli auguro tutto il successo in quello che vorrà fare e spero che un giorno lo potremo riabbracciare. Credo che il suo patrimonio sia uno di quelli che non vada disperso. Ribadisco, in campo e fuori dal campo da allenatore e poi guida della Scuola Calcio, l'affetto che ha dimostrato per la maglia del Toro non è consuetudinario. Mi dispiace profondamente salutarlo, ma lo ringrazio per tutto quello che ci ha dato"
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