"Sono passati davvero tanti anni, però mi ricordo bene quella doppietta di Alvaro". Parla così in esclusiva su Toro News Walter Alfredo Novellino, ex allenatore del Torino. Il riferimento è noto: ottavi di finale di Coppa Italia, 19 dicembre 2007, vittoria 3 a 1 del Torino sulla Roma grazie alla doppietta di Recoba e al gol di Comotto allo scadere. Da quel momento in casa contro i giallorossi il Torino ha vinto soltanto un'altra volta, sempre 3 a 1 con Sinisa Mihajlovic in panchina.


Esclusiva
Novellino a TN: “Nessun dramma per il finale. Vanoli cazzuto, su Cairo la penso così”
Buongiorno mister. Siamo giunti in fondo alla stagione. Bilancio per il Torino?"Lo spartiacque della stagione del Torino resta sempre e soltanto l'infortunio di Zapata. L'inizio è stato buono, l'avvio di 2025 è stato ottimo. Peccato per questo finale. Complessivamente il campionato del Torino lo reputo buono".
Il finale senza motivazioni macchia il resto della stagione?"Direi che la scusante è importante: senza obiettivi, anche se si è validi professionisti, è difficile ottenere risultati. L'attenzione scende velocemente quando non si lotta per nulla. Dunque, non farei drammi per questo finale. Certo spiace ma il campionato resta buono".
La prima stagione in Serie A di Vanoli va in archivio positivamente?"Sì, si è comportato benissimo al Venezia e altrettanto bene nel Torino. Vanoli è un ottimo allenatore, ha confermato quanto di buono aveva messo in mostra nel passato. Mi piace come persona: è un cazzuto".
Bisogna ripartire da Vanoli."Cairo non avrà certamente dubbi. Bisogna ripartire da Vanoli senza se e senza ma".
Nel passato ha dichiarato che sbagliò a scegliere il Torino. Conferma questa opinione?"Avrei sempre scelto il Toro perché il Toro è sempre stato casa mia. Quando accettai l'offerta, fui un po' frettoloso. Non era il momento ideale per andarci, però lo volevo a tutti i costi. Non avevo un direttore sportivo perché Antonelli era alle prime armi, il presidente era ancora agli inizi e il Torino, a differenza di oggi, non era consolidato in Serie A. Non era quindi un momento buono per scegliere il Torino".
Si aspettava un percorso migliore di Cairo nel mondo del calcio? I livelli di Atalanta, Bologna, Fiorentina non sono mai stati raggiunti in questi vent'anni."Secondo me, il percorso di Cairo in questi vent'anni è stato buono. Non capisco fino in fondo le critiche nei suoi confronti. Le società di calcio, se appartengono a una sola persona, sono molto difficili da gestire nel 2025. Pertanto, bisogna elogiare i presidenti che ancora si sobbarcano questo tipo di impegno. Tutto è migliorabile, però non si può criticare Cairo a prescindere".
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