Necessaria la vendita di Cairo giunti a questo punto?"Sì, la situazione attuale non è gestibile. Non vedo una soluzione con l'attuale proprietà. Ci sarebbe bisogno di un cambiamento talmente radicale che non mi sembra nelle corde di questa proprietà. I tempi per il passaggio di mano sono molto maturi".
Vede ancora Cairo al timone del Torino nel Natale 2025?"No, penso che il 2025 possa essere l'anno della cessione da parte di Cairo. Non ho spiegazioni razionali e non ho elementi fondanti su cui rifarmi, però sento che in quest'anno solare ci sarà un passaggio di società".
Passiamo al campo. Come ha visto il Toro del derby?"Mi è piaciuto lo spirito, hanno fatto quello che hanno potuto. Era un po' che non li vedavamo così. I tifosi hanno visto che hanno dato l'anima, hanno intimorito la Juventus. Dopodiché non è che con questo pareggio salviamo la stagione. Ci sono tante cose da risolvere, in primis prendere un attaccante".
Si reputa ottimista per la salvezza del Torino?"Non sono ottimista, sono realista: ce la giocheremo partita per partita. Credo che sarà molto difficile raggiungere la salvezza. Ho massima fiducia nel tecnico, però i giocatori a disposizione sono questi e i miracoli non si fanno".
Si attende solo un attaccante dal mercato di riparazione?"Anche dal punto di vista numerico l'attaccante sarà fondamentale. Il livello della squadra è piuttosto mediocre e basso, quindi non ci sono altri colpi specifici urgenti oltre alla prima punta. Non mi aspetto un ribaltone della rosa, nessun segnale va in quest'ottica, però almeno un attaccante di buon livello dovrà essere preso".
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