A pochi mesi dalla scomparsa di una bandiera granata come Aldo Agroppi, il mondo granata si è ritrovato al Salone del Libro per rievocare la figura del grande centrocampista toscano. Si è ovviamente partiti da un libro, “Lo scudetto rubato” di Gino Strippoli e Francesco Bramardo, che ricorda e ricostruisce quanto avvenuto nella stagione 1971-1972, quando il Torino perse un possibile scudetto a causa di un gol fantasma annullato proprio ad Agroppi durante Sampdoria-Torino. A parlare di quegli avvenimenti, ma soprattutto di Aldo, c’erano ospiti d’onore come Paolino Pulici, Claudio Sala, Angelo Cereser e Natalino Fossati, in un evento moderato da Andrea Pavan e Gino Strippoli.
Interviste
Salone del Libro, pienone per Pulici e Claudio Sala nel pomeriggio dedicato ad Agroppi
Ovviamente, grande affetto per Puliciclone, che ha ricordato volentieri la figura di Aldo. “Mi ricordo un giorno in cui, in vacanza, stavo andando all’Isola d’Elba con mia moglie. Lui mi chiama, scopre che ero in Toscana e quasi mi minaccia perché non ero ancora andato a trovarlo! Mi ha voluto a tutti i costi a casa sua a Piombino”, ha detto il campionissimo granata. “Potremmo scrivere un libro su tutti gli episodi vissuti con Aldo – ha raccontato Fossati -. Era un ragazzo eccezionale e un giocatore meraviglioso. Mi controllava perché sapeva che a me piaceva andare a ballare; e chiamava a casa mia per assicurarsi che facessi il bravo, esprimeva la sua stima in me così”. Vicino a lui, Claudio Sala: “Davvero un peccato che quell’episodio abbia negato uno scudetto a giocatori come Cereser e Fossati, che se lo meritavano per quello che hanno dato per il Toro”. Presente anche la famiglia Agroppi, con la figlia Barbara e il marito Emilio: “Le testimonianze di affetto nei confronti di mio padre sono meravigliose. Per lui, il Toro era una fede intoccabile. Sono convinto che lassù dal cielo ci guardi e sorrida”.
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