Un anno in Slovenia per crescere
—Quella con l’NK Bravo è stata una stagione utile per mettersi alla prova in un contesto diverso. Un campionato meno competitivo della Serie A, ma in cui N’Guessan ha avuto modo di giocare con regolarità, ritrovare ritmo partita e confrontarsi con un calcio che punta molto sulla corsa e sulla fisicità. Qualche buona prestazione, e talvolta qualche errore, ma in generale una presenza affidabile. Il club sloveno lo ha utilizzato prevalentemente come difensore centrale e il ragazzo ha saputo farsi trovare pronto. Un passo avanti importante per un giovane come lui, che in granata avrebbe faticato a trovare spazio.
N'Guessan, quale sarà il suo futuro?
—Il rientro a Torino, però, apre un nuovo capitolo. E lascia in mano al club una decisione che non può più essere rimandata. Il tempo dei prestiti è, almeno per ora, finito: con dodici mesi di contratto residuo, ogni scelta dovrà passare prima da un eventuale rinnovo. Solo in quel caso si potrebbe ipotizzare un altro anno lontano da Torino, magari in Serie B o in un campionato europeo di livello superiore. Diversamente, la soluzione più logica in questo momento sarebbe la cessione definitiva, per evitare di perdere il giocatore a parametro zero nell’estate 2026. Difficile, almeno per ora, immaginare una permanenza stabile nella rosa di Baroni. A 21 anni e con una stagione da titolare alle spalle, N’Guessan è nel pieno del suo percorso e la prossima scelta che intraprenderà assieme alla società sarà cruciale per lui. La palla, adesso, passa alla dirigenza.
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