Se Cairo non dovesse comprare, il Torino si dovrebbe preoccupare
—Con il venir meno delle ipoteche, la situazione del club granata non è più così serena. Se il presidente del Torino continua a prendere tempo, la controparte in questa trattativa ha più volte fatto trasparire di avere fretta. Cairo, infatti, ha annunciato di volerne quantomeno parlare, ma storicamente il rapporto del patron granata con le strutture è sempre stato combattuto: un incentivo per la ricostruzione del Filadelfia, che tuttavia ancora non è di proprietà della società. A ciò si aggiunge la situazione del Robaldo, ormai in dirittura d'arrivo ma in uno stato di lavorazione da troppi anni. Riguardo all'Olimpico Grande Torino, però, la situazione è diversa. Il comune vuole liberarsi dell'impianto e se il Torino non dovesse rivelarsi parte interessata, non è escluso che possa virare su altri possibili compratori. Se lo stadio dovesse passare in mano ad un privato che non ha a che fare con il Torino, a quel punto i granata la trattativa dovrebbero intavolarla con chi di dovere per ottenere un altro contratto d'affitto, che difficilmente sarebbe altrettanto favorevole. In breve, dunque, il Torino ha la priorità per acquistare lo stadio, ma non può cincischiare più di tanto.
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