Il 2 luglio è una data che potrà cambiare il destino dello stadio Olimpico Grande Torino. L'impianto, privo di ipoteche, diventerà potenzialmente appetibile per eventuali compratori. L'interlocutore privilegiato, da questo punto di vista, sarebbe il Toro. I granata sono di fatto l'unico vero utilizzatore dello stadio, eccezion fatta per qualche concerto estivo. La prima ipotesi è dunque un acquisto diretto da parte dei granata. Un'opzione che in passato non è stata esclusa dal presidente Cairo, che chiedeva però lo stesso trattamento riservato in passato alla Juventus.


IL TEMA
Quale futuro per lo stadio? Il Comune vuole vendere, ecco gli scenari
Sullo sfondo l'acquisto da parte di un soggetto terzo
—Il Comune, che ha tutto l'interesse a "liberarsi" di un impianto che costa tanto in termini di manutenzione e porta pochi incassi (canone annuo a 500 mila euro, prorogato fino al 31 dicembre 2026), spera che sia il Toro a farsi avanti per l'acquisto. Andrà dunque compresa la volontà del club di Urbano Cairo, che potrebbe anche decidere di non farsi carico di un impianto tutt'altro che moderno. Sull'impianto gravano inoltre i vincoli della soprintendenza che tutelano la quasi totalità delle strutture dello stadio. Se il Toro non manifestasse interesse a comprare il Grande Torino, il Comune sarebbe pronto a sedersi al tavolo anche con altri soggetti. A quel punto, i granata si troverebbero eventualmente a dover discutere dell'affitto dell'impianto con i nuovi proprietari. Ma sono discorsi prematuri. Ora la palla passa al Toro: Cairo vorrà comprare lo stadio? Fino a questo momento il presidente granata non ha mai mostrato grande interesse ad investire in infrastrutture. La possibilità di avere uno stadio acquistabile rende inoltre più appetibile la società, nel caso in futuro dovessero presentarsi compratori interessati al Torino Fc.
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