Il cronoprogramma del Robaldo: a gennaio il trasferimento della Primavera
—A partire dall'11 agosto potranno allenarsi al Robaldo tutte le squadre giovanili granata fino all'Under 16 mentre da gennaio in avanti anche la Primavera si trasferirà nel nuovo centro sportivo. Nel frattempo la formazione di Fioratti continuerà a lavorare e a giocare le gare interne presso lo stadio Valentino Mazzola di Orbassano. Cairo ha poi spiegato anche che a cavallo dell'anno nuovo - tra l'autunno 2025 e l'inizio del 2026 - sarà inoltre pronta pure la palazzina adiacente ai campi che ospiterà tutti gli uffici, gli spogliatoi e tanti altri servizi. Questo dovrebbe quindi essere un'ulteriore step per migliorare il Robaldo che diventerà a tutti gli effetti un vero e proprio punto di riferimento per tutte le squadre giovanili del Toro dato che verrà istituita lì anche la sede delle giovanili.
Ludergnani aveva indicato l'importanza di un progetto come il Robaldo
—Al termine della passata stagione, aveva commentato il progetto Robaldo anche il responsabile del settore giovanile del Torino, Ruggero Ludergnani. Le sue parole erano stato molto chiare sull'importanza e i benefici che ne potrà trarre tutto il movimento giovanile granata. Riuscire a compattare tanti calciatori di annate diverse in un unico posto aiuterà a lavorare meglio sia gli stessi ragazzi che tutti gli staff tecnici visto che potranno coordinarsi al meglio e interagire direttamente con lo stesso Ludergnani quotidianamente visto che si troveranno tutti nello stesso luogo. Queste le parole del responsabile del settore giovanile del Toro nella conferenza stampa dello scorso 25 giugno: "Due anni fa abbiamo investito inizialmente sull'idea di Orbassano per far lavorare lì tre squadre bene con tutti gli strumenti necessari e per avere maggior controllo sulle squadre. Questo ha alzato lo standard del Settore giovanile. Ora entreremo nella nuova dimensione del Robaldo. Ci porterà tanto. Significa che apriamo una finestra e abbiamo i ragazzi sotto che si allenano. Lo staff può parlare con noi in ogni momento, salire una scala e interpellarci. I ragazzi tra gruppi si possono conoscere con più facilità, alcuni non si conoscevano neanche di viso allenandosi separatamente in luoghi diversi. Gli allenatori potranno condividere più cose. Fare allenare i giocatori in un ambiente granata non è una stupidaggine. Sono tante cose che non possono non portare un vantaggio. Entriamo in una sfera che sarà solo un impulso in più. Anche dal punto di vista dell'immagine".
© RIPRODUZIONE RISERVATA



/www.toronews.net/assets/uploads/202304/a8c9e41b4f222decfb41e06c6a0ad08f.jpg)
/www.toronews.net/assets/uploads/202508/2152c6c126af25c35c27d73b09ee4301.jpg)