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La promessa mai sbocciata del Grande Torino: Piero Operto

Davide Bonsignore Redattore 
99 anni dalla nascita del talento degli Invincibili

Nato il 20 dicembre 1926, Piero Operto era uno di quei giovani che avevano il sogno, in quella grande squadra, di diventare Invincibili. Dopo due anni nel Casale, il Torino decise di puntare su di lui: entrò a far parte del club granata nel 1948. Era consapevole di essere chiuso, nel suo ruolo, da un gigante come Virgilio Maroso. Ma non gli interessava. Operto aveva l'ambizione di crescere, nel suo grande talento, per diventare come uno di quei giganti che accompagnava nel Grande Torino. Proprio in quella grande squadra, nella stagione 1948/1949, Piero Operto giocò 11 partite, trovando spazio per poter crescere. Purtroppo, il calcio non poté mai conoscere la portata del suo talento: il 4 maggio 1949, di ritorno dalla trasferta di Lisbona, a soli 22 anni Piero Operto perse la vita insieme agli altri Invincibili.

Oggi, Piero Operto di candeline ne avrebbe spente 99: non poté mai raccontare il resto della sua storia al mondo intero, ma le speranze di un giovane talento rimangono ancora oggi immutate, nel ricordo del Grande Torino.