Müller e Radice
—Tra i ricordi più vividi di quel periodo, Müller ha raccontato un episodio che ha segnato la sua crescita personale e professionale, protagonista l’allora tecnico granata, Gigi Radice: “Per due mesi non mi guardava nemmeno in faccia. Diceva ‘buongiorno’ in modo generico e se ne andava. Un giorno, in allenamento, mi chiama e dice, secco: ‘Sai che sei un fenomeno? Careca sta volando con Maradona a Napoli, ma se tu metti in campo il 10% di quello che puoi, sei meglio di tutti. Anche meglio di Careca, perché sei un genio, solo che non lo sai’". Quelle parole, secondo Müller, hanno avuto un impatto profondo sul suo modo di affrontare il calcio: “Mi hanno esaltato in una maniera enorme. Ho iniziato ad unire velocità e tecnica. È stato un colpo al cuore, in senso buono. Sono diventato il giocatore che ero grazie a quella frase".
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