tor mondo granata Rivetti, cuore granata: “Il Braglia deve essere il nostro Filadelfia”

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Rivetti, cuore granata: “Il Braglia deve essere il nostro Filadelfia”

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Il patron dei canarini rievoca le radici granata e il legame con il Filadelfia costruito dal nonno
Matteo Curreri

Il 18 agosto scorso il Torino faceva il suo esordio stagionale in Coppa Italia con il Modena. Ma quella non fu soltanto una partita di Coppa Italia, ma anche l’occasione per confrontarsi con il presidente dei canarini, Carlo Rivetti, di tradizione e cuore granata. L’imprenditore, da 43 anni a capo di Stone Island, visitò prima della partita la lapide di Superga che omaggia il Grande Torino, la squadra invincibile che incantò l’Italia intera tra gli spalti dello Stadio Filadelfia, che venne proprio costruito dal nonno di Rivetti. Sì, perché il patron del Modena è il nipote del Conte Marone Cinzano, presidente del primo storico tricolore granata e colui che nel 1926 inaugurò l’impianto che è sinonimo della storia del Torino. Proprio in questi giorni, Rivetti, in una serata organizzata da Panathlon, parlando del Modena — tra le squadre di vertice di questa Serie B — e del suo rapporto con lo stadio di casa, ha detto, come riporta La Gazzetta di Modena: “Il Braglia deve essere sempre il nostro fortino, come lo stadio Filadelfia lo era per il Grande Torino, e sapete che nel mio cuore c’è il colore granata”. Un chiaro rimando alle origini e alla passione familiare, che si riflette anche nella scelta del tecnico di questa stagione, Andrea Sottil, che nello storico impianto di via Filadelfia ha mosso i primi passi da calciatore professionista.