Questa nuova installazione arriva idealmente in continuità con la cerimonia tenutasi lo scorso 6 dicembre, quando, alla presenza dell’Ambasciatore del Belgio Pierre-Emmanuel De Bauw, dell’Onorevole Fabio Porta (presidente onorario del Museo), del Sindaco di Cantalice Gianluca Leoni e dello stesso Quaregna, venne inaugurata una lapide commemorativa in memoria dei caduti di Superga del Terminillo.
La Chiesa di San Gregorio Magno, dove sarà posta la stele di Meroni, custodisce anche una rarità archeologica: un’insegna funeraria in rozza breccia che menziona il consolato romano di Caio Cassio e Publio Licinio. Una testimonianza del tempo che si fonde con la memoria granata, dove la storia del Toro si intreccia con quella di un’intera città.
Gigi Meroni non è stato solo un calciatore, ma un simbolo. Un artista del pallone, un anticonformista, una meteora luminosa nella storia del Torino. Questa stele, più che un semplice monumento, sarà un luogo del cuore, dove i tifosi potranno fermarsi e ricordare, con affetto e gratitudine, uno dei figli più amati della leggenda granata.
Una nuova pietra, dunque, si aggiunge al cammino della memoria. Una pietra viva, perché il ricordo di Meroni, come il Toro, non muore mai.
© RIPRODUZIONE RISERVATA


/www.toronews.net/assets/uploads/202508/2152c6c126af25c35c27d73b09ee4301.jpg)