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Toro, ricordi Ljajic? Ora è andato all’FK Sarajevo

Matteo Curreri
L'ex granata, dopo essere tornato nella sua città natale, riparte dalla Bosnia-Erzegovina

È il 21 maggio 2017. Il Toro gioca a Marassi contro il Genoa, in un momento in cui i granata di Mihajlovic non hanno più nulla da chiedere a un campionato che si concluderà con un nono posto e 53 punti in classifica. I padroni di casa, invece, si giocano importanti chance di permanenza in Serie A. Il Genoa, non a caso, passa in vantaggio al 32’ con Luca Rigoni e raddoppia al 54’ grazie a Giovanni Simeone. All’89’ il Toro accorcia le distanze: calcio di punizione per i granata, batte Adem Ljajic. Il destro del serbo colpisce Miguel Veloso e finisce in rete. Ad oggi, i tifosi del Torino aspettano ancora di rivedere una replica da calcio piazzato. Un’esecuzione che - più per demeriti dei giocatori del Torino che gli sono successi - mantiene Ljajic vivo nella memoria granata, anche se da quel pomeriggio primaverile di otto anni fa la sua carriera ha preso strade diverse.

Ljajic rimane al Toro ancora una stagione, prima di trasferirsi il 31 agosto 2018 al Besiktas, in Turchia. "A me Ljajic piaceva molto perché era un giocatore tecnico e divertente ma conta di più la squadra e lo spogliatoio, dove non ci devono essere musi lunghi. Era giusto farlo, a malincuore ma era giusto", commentava il presidente Cairo al momento della sua cessione.

Ljajic, la carriera dopo il Toro

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In Turchia trascorre sei stagioni: quattro con la maglia del Besiktas, poi due al Fatih Karagümrük. Nel 2023 decide di tornare in patria e firma con il Novi Pazar, la squadra della sua città natale. È una storia romantica, quella tra Ljajic e il club serbo. Il Novi Pazar, lo scorso anno conquista una storica qualificazione ai preliminari di Conference League nell’ultima giornata di campionato, ma il sogno rischia di infrangersi per problemi legati alla licenza Uefa. Molti lasciano il club, ma non Ljajic, che sceglie di restare per realizzare il desiderio di giocare le coppe europee con la squadra della sua città, rifiutando anche un possibile ritorno al Partizan Belgrado.

Peccato che il cammino europeo sia durato solo due partite: le due sconfitte contro lo Jagiellonia nel secondo turno preliminare di Conference League hanno posto fine al percorso europeo del Novi Pazar  e di Ljajic. Ora, nel suo presente, c’è l’FK Sarajevo, che è stato anch’esso estromesso dai preliminari di Conference per mano dei romeni del Craiova ma ambizioni importanti nel campionato nazionale.