Tra i tanti estimatori c'è Ferruccio Novo, presidente del Torino. Novo di quel Venezia ammira le mezze ali, Valentino Mazzola a sinistra ed Ezio Loik a destra. Segue l'istinto e nel luglio 1942 li preleva entrambi. Così Mazzola e Loik arrivano sotto la Mole e scrivono la storia diventando una coppia che fece sfavillare gli occhi di tanti appassionati. La prima di Mazzola in maglia granata arriva il 20 settembre 1942, nei sedicesimi di Coppa Italia in occasione di Torino-Anconitana Bianchi. I granata vincono in scioltezza per 7-0, Mazzola si presenta al pubblico con due reti. La prima rete in Serie A? Nel derby, Torino-Juventus 2-5 del 18 ottobre. Con il passare delle giornate e delle settimane, Valentino forma sempre più un unisono con la maglia granata e al termine della stagione festeggia il primo scudetto. Sarà il tassello iniziale di una storia indelebile al Toro, che i numeri riassumono solo parzialmente: 6 stagioni, 121 reti, la maglia numero 10 sulle spalle e la fascia da capitano al braccio con cui alza al cielo cinque Scudetti consecutivi e una Coppa Italia. Mazzola è leggenda nel Torino e perno della Nazionale Italiana quando il fato si accanisce tragicamente sulla sua vita. Il 3 maggio 1949 il Torino è in trasferta a Lisbona per partecipare all'amichevole con il Lisbona organizzata da Mazzola in onore dell'addio al calcio giocato del nazionale portoghese Francisco Ferreira. Il Benfica vince 4-3, il Grande Torino parte per tornare a casa il 4 maggio ma a casa non tornerà mai. Mazzola perde la vita nella tragedia di Superga insieme ai compagni. L'eterno Capitano perisce insieme agli Invincibili, ma il suo ricordo resta vivo, oggi come allora.
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