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tor mondo granata Willie Peyote su Cairo: «Ha fatto il suo tempo, ha inquinato l’ambiente granata»

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Willie Peyote su Cairo: «Ha fatto il suo tempo, ha inquinato l’ambiente granata»

Willie Peyote su Cairo: «Ha fatto il suo tempo, ha inquinato l’ambiente granata» - immagine 1
Il rapper di fede granata: «Ha rovinato il clima, ora litighiamo tra tifosi»
Matteo Curreri

Il tema della contestazione alla proprietà del Torino Football Club, rappresentata dal presidente Urbano Cairo, accompagna il tifo granata da diversi anni. Un malcontento accentuatosi soprattutto nelle ultime due stagioni, ma presente nella piazza fin dalle prime annate della sua presidenza. Tutti ricordano l’arrivo di Gianluca Petrachi nel dicembre 2009, accolto da un clima di dissenso verso i vertici societari che si riflette ancora oggi, ora che si è riaperto un nuovo ciclo con il direttore salentino. Una continuità segnata da numerosi cambi di giocatori e allenatori, ma anche da un mutamento costante del clima attorno alla squadra. Dubbi e riflessioni sulle modalità di espressione del dissenso sono stati al centro anche del confronto che ha preceduto la sfida con la Cremonese tra i gruppi organizzati e il resto della tifoseria. Un dialogo che ha portato a un atto di autocoscienza collettiva, legato alla difficoltà di far emergere una posizione unitaria. La contestazione, però, è destinata a proseguire, pur senza far mancare il sostegno alla squadra. Lo scollamento tra società e tifoseria coinvolge anche Willie Peyote, probabilmente il tifoso granata più noto nel panorama dello spettacolo, che si è detto pienamente favorevole all’ipotesi di una cessione da parte di Cairo: «Totalmente. Sono abbastanza convinto che Cairo abbia fatto il suo tempo. Sai qual è il punto? Ho quarant’anni e per metà della mia vita ho avuto Cairo presidente. Vent’anni di Cairo presidente», ha dichiarato durante la sua ospitata al podcast Jeantoneria.

Willie Peyote a Cairo: «Se ami davvero un posto...»

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Il rapper, salito lo scorso Sanremo sul palco dell’Ariston con delle scarpe recanti lo stemma del Torino, ha poi spiegato le proprie ragioni. La responsabilità principale del patron, a suo dire, è di aver deteriorato l’ambiente granata: «Quello che imputo a Cairo è di aver rovinato talmente il clima che, se faccio qualcosa per il sito ufficiale del Toro, c’è chi mi insulta perché pensa che io stia facendo un favore a lui. Ha inquinato l’ambiente al punto che litighiamo tra di noi anche solo per sostenere la squadra. Non gli rimprovero solo di aver assuefatto tutti alla mediocrità, ma soprattutto di aver creato una brutta atmosfera. Se si levasse dai co***oni ci aiuterebbe a ritrovare un’intesa».

L’autore di Grazie ma no grazie ha poi concluso: «Capisco chi trova spiacevole sentire lo stadio insultare il presidente, ma un tempo la tifoseria era compatta, oggi non lo è più perché ci dividiamo su come giudicare la sua figura. Se ami davvero un posto e ti rendi conto di essere un problema, prendi e ti levi dai co***oni».