Benevento-Torino 0-1, il film della partita: “Fino all’ultimo respiro”

A Benevento Mihajlovic lancia l'attacco "titolare", con Niang che debutta ufficialmente dal 1'. Sin dalle prime battute, s'intuisce che - nonostante la differenza tecnica in campo - al Vigorito sarà una battaglia vera. Lo stadio è una bolgia, e il pubblico vuole assolutamente una svolta dai sanniti, reduci da due sconfitte consecutive alle prime due in Serie A. La gara inizia col Benevento in avanti, a cui prova a rispondere Adem Ljajic, ma la sua conclusione è murata. Al 9' la sfortuna si abbatte per l'ennesima volta in carriera, su Joel Obi: il centrocampista, che aveva impressionato favorevolmente nelle prime uscite, accusa un problema muscolare alla coscia e chiede il cambio. Al suo posto entra Acquah, ma anche il ghanese non sarà fortunato dal punto di vista della tenuta fisica... Il Toro fa girare, ma le occasioni latitano. Ljajic prova a penetrare, Niang duetta discretamente con Molinaro, ma Belotti è troppo isolato e chiuso benissimo da Antei e Lucioni. La migliore occasione, infatti, arriva dall'altra parte: Ciciretti prova la punizione da posizione difficilissima, Sirigu deve volare all'incrocio, iniziando da qui una serie di parate che si rivelaranno poi decisive. Nel finale il Benevento ha altre due grandissime chance, ma prima Lucioni si divora il vantaggio, e poi il portiere granata ex Psg si guadagna il 7 in pagella per la grande risposta sul diagonale di Coda, mandando il primo tempo ai titoli di coda. La ripresa inizia con i granata leggermente più determinati, ma la migliore occasione granata dei primi 20' nasce da un "tentato" autogol di Lucioni, che per poco non infila Belec sull'insidioso traversone di Niang. I granata perdono anche Acquah per un altro infortunio muscolare, con Miha obbligato a far entrare Baselli, mentre Berenguer sostituisce Niang: l'entrata dello spagnolo addormenta ulteriormente l'azione offensiva, con il Toro che alaza il baricento e si espone ai contropiedi avversari. A 5' dalla fine, altri applausi per Sirigu: la botta di Lazaar è violentissima, ma il portiere risponde presente. Quando ormai la gara sembra avviarsi verso un deludente 0-0 per i granata, al secondo minuto di recupero arriva la giocata che non ti aspetti. Ljajic prende il tempo al centrocampo sannita, s'incunea centralmente trovando un corridoio geniale per il taglio verso il centro di Iago Falque, che stoppa e fulmina Belec. E' estasi granata al Vigorito, il Toro vince - "all'ultimo respiro".