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Chivu cambia il Parma con la panchina, le sostituzioni di Vanoli non convincono

Chivu cambia il Parma con la panchina, le sostituzioni di Vanoli non convincono - immagine 1
Il confronto tra i due allenatori dopo il 2 a 2 del "Tardini" di sabato 8 marzo. Un Toro buono per soli 45 minuti
Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 

L'ingresso di Pellegrino ha permesso al Parma di segnare due gol nel secondo tempo e di pareggiare la partita contro il Torino. Le scelte del nuovo tecnico Cristian Chivu hanno certamente aiutato la formazione emiliana. Dopo una decina di minuti del secondo tempo Chivu ha optato per una tripla sostituzione quando il suo Parma era sotto di un gol (quello di Elmas a inizio partita). Sono entrati Leoni, Haj e soprattutto Pellegrino e hanno in parte modificato il volto della squadra. Va detto che nel secondo tempo il Torino non era entrato con lo stesso piglio dei primi 45 minuti. Chivu è stato bravo ad approfittarne intervendo nel momento giusto con gli uomini giusti. Il giovane Mateo Pellegrino ha stampato l'1 a 1 dopo 6 minuti dal suo ingresso in campo e ha anche siglato il 2 a 2 in dirittura d'arrivo, dopo il nuovo vantaggio granata di Adams. In altre parole, la piccola rivoluzione di Chivu a inizio ripresa ha prodotto il suo effetto. A proposito della seconda parte del match del "Tardini" Paolo Vanoli non si è detto soddisfatto. "Nel secondo tempo non abbiamo gestito bene i momenti di difficoltà e mi fa arrabbiare. Mi fa arrabbiare come abbiamo subito il corner del pareggio. La squadra ha voluto a tutti i costi la terza vittoria consecutiva, però dobbiamo essere anche consapevoli che siamo il Torino e non possiamo subire due gol così. Devi sapere spezzare l'inerzia avversaria. Sai che sotto 1-2 loro hanno tutto da dare e lì devi essere più furbo"ha dichiarato il tecnico granata.

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L'undici iniziale del Toro: si riparte dagli uomini di Monza

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Facendo un passo indietro, sacrosanta la scelta di Vanoli di ripartire dagli uomini che così bene avevano fatto non più tardi di una settimana fa a Monza. In effetti, al momento il Torino ha trovato le sue certezze. Walukiewicz è stato confermato titolare nel ruolo di laterale difensivo destro, mentre Casadei è ripartito al fianco di Ricci. Lazaro, Vlasic ed Elmas hanno composto la trequarti dietro ad Adams. Il risultato prodotto è stato soddisfacente. Un buon Torino nel primo tempo si è subito portato in vantaggio, poi ha coperto bene il campo sebbene il possesso palla sia stato lasciato maggiormente agli avversari. "Nel primo tempo abbiamo gestito secondo me molto bene, pur lasciando loro il palleggio, ma non mi interessava" ha commentato Vanoli al termine della partita. Nei primi 45 minuti il Torino ha concesso poco o nulla all'avversario. Nella ripresa non c'è stato il medesimo approccio complice anche una crescita sostanziale del Parma. Alla fine, i dati statistici del match evidenziano che il pareggio è il risultato più giusto.


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Le scelte di Vanoli durante la ripresa

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Nel corso della ripresa Vanoli non ha stravolto nulla. Ha effettuato quattro cambi, i primi due dopo il pareggio del Parma, appena prima del nuovo vantaggio granata con Adams. Ha tolto Casadei ed Elmas, due volti del mercato di gennaio, e ha inserito Gineitis e Karamoh. Per quanto stavano facendo l'ex Chelsea e l'ex Napoli si poteva pensare di prolungare la loro permanenza in campo. Comunque, nemmeno il tempo di risistemarsi e il Torino in una delle poche sortite offensive del proprio secondo tempo ha siglato la rete del 2 a 1. Poi, però, la squadra granata non è stata lucida nel gestire il vantaggio ed è capitolata sugli sviluppi di calcio piazzato. "Dobbiamo migliorare nel smorzare il loro momento di entusiasmo. Dobbiamo essere più furbi, attenti, scaltri, quando andiamo sotto pressione bisogna migliorare" ha aggiunto Vanoli. Rispetto al gol subito ha continuato: "Quando siamo a zona, facciamo fatica perché non siamo tutti alti. L’angolo è stato battuto molto bene. Serve un po’ di malizia, anche a zona. L’arrabbiatura non è sul gol, ma sul retropassaggio del calcio d’angolo. Questo mi fa diventare matto perché hai la partita in pugno". Nel finale ha inserito anche Pedersen per Lazaro e Linetty per l'ammonito Ricci ma ormai i giochi erano fatti. In conclusione, un buon Toro per 45 minuti, poi un Toro rivedibile nella ripresa e una partita che poteva essere vinta si è tramutata in un pareggio che lascia l'amaro in bocca.