Mentalmente come sta la squadra? "Nel calcio nel bene e nel male si ricomincia il lavoro per la partita successiva. L’eliminazione è costata tanto, ma già ieri e oggi ho visto il gruppo concentrato su domani. Avevamo preparato bene la partita col Feyenoord, è andata male per i dettagli. Io ho detto che il calcio è semplice, ma nella semplicità c’è la complessità. Per arrivare alla semplicità c’è tanto lavoro da fare, è importante prendere ogni dettaglio e metterlo nella crescita. Ora dobbiamo pensare al quarto posto e alla Coppa Italia. Ho visto bene la squadra".
Che partita si aspetta? "Una partita difficile, di grande intensità. Nel Torino ci sono giocatori davanti che sono veloci e centrocampisti interessanti come Ricci, ad esempio. Storicamente quello del Torino è un campo difficile. Hanno tanta voglia di riuscire ad ottenere un risultato positivo, bisogna essere al massimo su tutti i livelli. Dobbiamo considerarla come la nostra finale di Champions".
Come stanno i giocatori? "Walker non è disponibile domani. Le mie scelte dipenderanno dalle condizioni di ogni singolo giocatore. Pulisic non ha i 90' nelle gambe, Gimenez è in crescita ma non è ancora al top. Quando sono arrivato diversi giocatori erano infortunati o in difficoltà. Alcuni come Loftus-Cheek non sono ancora rientrati. Da quando sono qui abbiamo giocato ogni tre giorni, quindi non è facile gestire la situazione. Da fuori a volte le scelte che faccio non sembrano giuste, ma tocca a me prenderle".
La sua sfida è trasformare questa negatività in cose positive? "Io non sono uno che fa calcoli. Vivo le cose ogni giorno con grandissima intensità. Porto il lavoro a casa e la mia famiglia non è contenta, ma è così. Non faccio sempre le cose bene eh, ma lavoriamo in maniera molto appassionata ogni giorno. Abbiamo preparato ieri l'allenamento di oggi, abbiamo fatto i video: questa è la mia preoccupazione. Oggi sono 31 anni che mia madre è morta, avevo 18 anni e avevo perso mio padre da due: se queste del calcio sono le difficoltà, non ho paura di niente. E allora vado avanti per la mia strada".
I giocatori hanno parlato tra di loro? "Mi piace quando è così, meglio dire quello che si pensa. Il gruppo sta crescendo anche da questo punto di vista, è giusto dire le cose in faccia. Io preferisco una brutta cosa ma vera, che una cosa bella ma non vera. A me piace questa cosa".
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