Vanoli pre Genoa-Torino: “Sento la fiducia del club, non firmerei per un pari”

Viglia di Genoa-Torino, quindicesima giornata di Serie A. I granata si apprestano a scendere in campo a Marassi, dove sono chiamati al riscatto. Dopo i risultati recenti anche Paolo Vanoli dovrà dimostrare di meritare la panchina e oggi alle 0re 12:00 presenterà il match in conferenza stampa. Una settimana corta, come sta la squadra? “Bene, Ciammaglichella e Balcot hanno un affaticamento, nulla di grave, vediamo se oggi li recuperiamo. Karamoh lo abbiamo recuperato appieno dopo un problema”. Che partita si aspetta domani? “Ci sono punti importanti in palio, in uno stadio molto complicato. Ho seguito molto le partite del Genoa con Vieira. Sta facendo un ottimo lavoro”. Come sta Ilic? “Non ci sarà, sta ancora recuperando dopo un problema al flessore”. Dopo il Napoli aveva detto che la squadra doveva essere più propositiva, conferma? “Ho detto che dovevamo continuare a stressare la loro difesa, anche mettendo palloni dentro. Abbiamo avuto tre grandi occasioni che non sono state notate perché Meret non ha fatto grandi parate, al contrario di Vanja. Ad esempio, sul colpo di testa di Adams e sull’occasione che ha avuto Saul, ma anche in altre due occasioni promettenti per Sanabria. Non abbiamo impegnato il loro portiere. Nel secondo tempo siamo stati bravi ad avere pazienza ma abbiamo stressato poco la loro difesa. I gol si fanno anche su una ribattuta, su una conquista di una seconda palla da tiro da fuori. Dobbiamo abituarci a mettere più palloni dentro: gli attaccanti devono sapere che, quando la palla arriva ai quinti, arriva un cross in area”. Cosa si aspetta dalla squadra? “E’ una partita importante, bisogna saperla interpretare. Chi gioca dall’inizio e chi entra deve dare un contributo notevole perché in ballo ci sono punti importanti”. Come sta Adams? Da quando non c'è più Zapata sembra essersi bloccato, cosa è cambiato per lui? "Il problema è che dobbiamo capire che Zapata non c'è. Oggi lo volevo pure portare in conferenza stampa... Tutti devono prendersi delle responsabilità in più e trovare idee diverse, compreso l'allenatore. Gli attaccanti devono avere più palloni in area e loro devono essere più presenti anche con il tiro. Però le occasioni che hanno avuto col Napoli nel primo tempo Adams e Sanabria sono state importanti". Come mai Zapata non è a fianco a te, visto che volevi portarlo in conferenza? “E’ venuto qui perché ho sempre detto che, oltre ad essere un grande giocatore, è un grande uomo. Nonostante la riabilitazione vuole stare vicino alla squadra, questo è molto bello, è una persona molto legata al gruppo. Non penso verrà anche a Genova perché c’è il processo riabilitativo da seguire”. Come stai vivendo la tua situazione? Dopo tutte queste sconfitte c'è ancora fiducia, ed ex giocatori del Torino dicono che non hai colpe, o non sei tu il responsabile. Noi però ci chiediamo perchè in momenti così critici non vediamo un dirigente della società davanti ai microfoni. "Devo dire che, da quando sono arrivato, ho sentito tantissimo la fiducia da parte del club e anche da parte dei tifosi. Ma sono onesto e sincero con me stesso, sono un uomo di sport e so che i risultati sono importanti. Sono il primo a mettermi in gioco: questa situazione non mi piace e sono il primo a mettermi davanti al carro. Posso assicurare che non è vero che la società mi lascia da solo. Da quando sono arrivato ho sempre visto il direttore sportivo al campo". Ma ogni tanto vedere un dirigente che si confronti con i giornalisti non sarebbe male... "Non posso rispondere su questo. Deve deciderlo la società. Io posso dire che fino adesso, da quando sono qui, ho sempre avvertito la fiducia del club". Domani può essere la partita della paura? "La paura è un sentimento che io provo ogni giorno, ma per me è positivo, perchè mi fa rendere molto di più. Normale che il momento che viviamo è questo. Incontriamo una squadra che anche lei si deve salvare. Dobbiamo saper vivere i momenti della partita, questo è troppo importante". Martedì c'è stato un incontro a Milano tra Cairo, Vagnati e Moretti per fare il punto della situazione. Ha avuto un feedback su questa riunione? "Ho avuto anche io, in settimana, un incontro con presidente e direttore, come vi ho detto è giusto non parlare di mercato ma comunque va pianificato". Durante l'incontro di questa settimana con il presidente, lui ha voluto dire qualche cosa riguardo il futuro del club? "Quando parlo col mio presidente non entro nel merito di queste cose, anche perchè il mio compito è fare il meglio possibile sul piano tecnico-tattico. Io devo essere focalizzato su quello che posso migliorare, non sul resto. E poi, non sono più ricco del presidente..." Firmerebbe per uscire da Marassi con un pareggio? "No. Nella mia vita scendo sempre in campo per vincere, se no non farei questo lavoro, anche se ora le cose stanno andando male. Dopodichè, all'interno di una partita bisogna saper non perdere". Si è parlato della possibilità di passare a una difesa a quattro. Il Genoa lo ha appena fatto, dopo il cambio dell'allenatore. Può aver preso spunto? Cosa ha visto nel lavoro di Vieira nel passaggio da tre a quattro? Rimane una possibilità per lei?"L'ho detto fin dal primo giorno, non sono un integralista. L'anno scorso abbiamo fatto il passaggio inverso, passando da quattro a tre. Non guardo a Vieira, io devo andare per la mia strada. La difesa a quattro è una soluzione, l'ho già adottata a partita in corso, vedremo se adottarla anche dal primo minuto, sarà una decisione mia. Non sono un integralista". Vojvoda ha scalato le gerarchie? "Quando un giocatore sta bene, è giusto sfruttare il suo momento. Il quinto è un ruolo dispendioso ed è difficile mantenere lo stesso giocatore per tutto il campionato". Come sta Borna Sosa? Era arrivato con aspettative diverse... "Deve stare sereno e dare quello che può dare. E' tornato da un infortunio, la sua condizione sta crescendo. So quello che può dare e deve pensare a fare questo, dopodichè ci sono le scelte tecniche". Ciammaglichella può entrare nelle rotazioni? "Al momento forse non è a disposizione, in generale ho sempre detto che con i giovani ci vuole calma, perchè non possono esser loro a fare la differenza, ma la spensieratezza per me è un valore importante. Io sono il primo ad essere contento se c'è la possibilità di dare spazio a un giovane". A proposito della riunione col presidente, ha chiesto dei giocatori in ruoli specifici? "Adesso è brutto parlarne perchè ho una rosa a disposizione. Normale che, come tutti gli allenatori, quotidianamente parli di mercato, anche per quello che è successo a Duvan. Indipendentemente da tutto, è stata una bellissima chiacchierata, ho fatto capire quali sono le mie idee. Ma oggi è più importante la partita col Genoa. Da qui al mercato devo essere focalizzato su ciò che avviene in campo". Sulle tempistiche del mercato, ha avuto delle garanzie? "Il mercato di gennaio è particolare, devi andare a individuare determinate caratteristiche, sarà compito del direttore far di tutto per far arrivare i giocatori il prima possibile. Io non ho la sfera di cristallo".