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Torino-Atalanta 0-3, Baroni in conferenza: “No a queste amnesie, partita buttata”

Irene Nicola
Irene Nicola Redattore 
Baroni interviene in conferenza stampa dopo la partita con l'Atalanta

Il Torino perde la sfida con l'Atalanta dopo un blackout nel primo tempo con tre reti incassate nel giro di otto minuti. Dopo essere intervenuto ai microfoni dei broadcaster, il tecnico granata Marco Baroni si è presentato in conferenza stampa per discutere i temi della partita con i giornalisti accreditati al seguito delle due squadre. Di seguito le sue parole.

17.20 - Si attende l'arrivo di Baroni in conferenza stampa.

17.37 - Arriva Baroni, parte la conferenza

Cosa la fa preoccupare o arrabbiare dopo l'Atalanta? "Non è arrabbiarsi o preoccuparsi. Il tema è che quando inizi una partita in partita e ne esci fuori dopo un gol... In otto minuti prendere tre reti... Problema di atteggiamento mentale, non bisogna mai uscire dalla partita e mollare. Un gol si può recuperare, la squadra aveva trovato anche una compattezza ed è una cosa da lavorare. Non si può avere questi momenti di amnesia perché butti al vento una gara che per come era iniziata era in equilibrio. Un pallone perso da noi è un errore, ci può stare. Ma lo 0-2 e lo 0-3 subito dopo è perché lasci troppo, non può avvenire"

Cosa manca nell'identità?"L'unica cosa che mai mi ha spaventato è il lavoro. Ho gestito situazioni come queste, lo farò anche questa volta. Si parte dall'atteggiamento che c'è stato con Fiorentina e Roma. Dopo il gol con l'Atalanta la squadra non ha più portato pressione, è andata indietro. Non deve avvenire, è atteggiamento mentale"

Cosa dovete fare per cambiare le cose per quanto riguarda l'ambiente? "L'ho già detto, noi dobbiamo cambiare. Dobbiamo fare una partita veloce, veemente, di qualità. Dobbiamo assolutamente invertire questo percorso perché so che solo questo può cambiare le cose. L'attenzione mia e della squadra e del mio staff è rivolta solo al campo. La soluzione è lì dentro, non ce ne sono altre"

Lei si è presentato come allenatore offensivo, come mai con un attacco così importante il Toro ha fatto solo una rete fin qui?"E' uno dei problemi. Siamo andati a cercare equilibri, riportare giocatori in condizione, far crescere i giocatori dal punto di vista prestativo, giocatori che nel campionato scorso non erano stati molto utilizzati. Non è un problema di attaccanti, è un problema di soluzioni che possiamo e dobbiamo trovare assolutamente partendo da atteggiamento, equilibrio e compattezza di squadra. Ripeto, dovrei togliere questi otto minuti... Ma siccome ci sono stati dobbiamo guardarli negli occhi senza paura e andare avanti"

Gli errori difensivi sui tre gol sono stati gravi. Come se li spiega? "Con quello che ho detto, è molto dentro l'atteggiamento. Vero che c'era qualche situazione precaria, ma la soluzione non è nel singolo ed è di squadra. Serve maggior attività sia fisica che mentale, andare addosso all'avversario, spendere falli, fare una partita anche ruvida. Da lì si parte. Dobbiamo trovare nella partita ritmo difensivo e offensivo"

Quanto ha inciso la scelta di far entrare Zapata nella voglia di dare una sveglia alla squadra? "Zapata è entrato perché Simeone aveva i crampi, era la soluzione migliore per rimanere con le due punte. Previsto il rigore di Zapata? Ho visto che ha preso il pallone in mano e l'ho sostenuto. A volte ci sono scelte di squadra, questa è stata di squadra"

Da fuori c'è preoccupazione per il destino del Torino, vista in campo una squadra senza ferocia come contro l'Inter e senza carattere. Qual è la sua visione, la preoccupa una possibile retrocessione e dov'è la società? "Farò di tutto per far sì che non avvenga. Spendo due parole. Sulla situazione ambientale, è la squadra a dover fare il primo passo. Dobbiamo portare un calcio diverso, di ritmo, che trasmetta. Per la prima parte è stato fatto, poi no: non è possibile questo blackout, devo trovare una soluzione io. Ci può stare prendere un gol, ma non quello che è successo dopo. Con la Fiorentina 21 falli, non è che voglio i falli ma voglio aggressività. Sono preoccupato? No, sono concentrato e attento. Con il mio staff abbiamo fatto una prima analisi, per questo ho fatto tardi in conferenza dopo aver parlato alla squadra. C'è da lavorare, lo sapevo. Ci sono tante componenti che ho già elencato e non ridico perché non voglio che sembri che cerco alibi. Non voglio l'alibi mai"

17.50 - Termina qui la conferenza di Baroni.