Al termine della sfida tra Torino e Roma, valida per la 38esima e ultima giornata di Serie A, il tecnico granata Paolo Vanoli commenta la partita in conferenza stampa ai microfoni dei giornalisti accreditati al seguito delle due squadre. Di seguito le sue parole in seguito alla sconfitta per 0-2 per mano dei giallorossi, arrivate dopo quelle di Cairo all'uscita dallo stadio.


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Torino-Roma 0-2, Vanoli in conferenza: “Giusto che il presidente si arrabbi con me”
Serata brutta per il Toro, con i fischi finale e in generale per la flessione delle ultime nove partite. Che atmosfera c'è? "Ho detto parecchie volte che dispiace per questo finale. Non volevamo finire così, anche se abbiamo incontrato una squadra con valore importante come altre nelle ultime giornate, Inter e Napoli ad esempio. L'episodio del rigore anche ha inciso. Quando vai sotto nel punteggio con una squadra tecnica fai fatica, anche se abbiamo provato a reagire. C'è delusione. Con questo ultimo finale abbiamo buttato via quello che avevamo ripreso nel girone di ritorno uscendo da una situazione difficile. Su questo da domani lucidità per vedere cosa fare"
Ha parlato con Cairo? Il presidente si è detto non contento e Vlasic ha parlato di una riunione al Filadelfia in programma domani... "Chiariamo le cose, perché qua... Io sono una persona che quando c'è il rompete le righe non mi piace che la mia squadra possa andare via finita la partita. Domani ci troviamo a parte qualche nazionale che ha già dei voli in mattinata, ma è una questione di rispetto trovarsi e salutarsi. Non c'è altro. Per quanto riguarda il presidente non so cosa abbia detto ed è giusto che sia deluso dal suo allenatore in questo rush finale, ci mancherebbe altro. Se ci sono problemi con Cairo? Ah, non lo so. L'ho incrociato prima della conferenza stampa, l'ho salutato ma non abbiamo parlato che dovevo venire qui"
Per riportare le parole del presidente, Cairo ha parlato di valutazioni sul suo futuro e ha affermato che lei avrebbe dovuto avere più equilibrio nelle dichiarazioni quando ha parlato del lavoro fatto da Bologna e Como... La sorprendono queste frasi? "Non mi sorprendono queste frasi, ma le sto sentendo qui. Anche al suo compleanno il presidente aveva espresso delusione. Giusto che sia deluso. Non si deve arrabbiare con la squadra ma con me che la alleno. Se non ci sono state motivazioni e fame nel finale di stagione per raggiungere lo stesso obiettivo dello scorso anno, penso sia giusto che io sia il responsabile"
Sente di poter essere l'allenatore del Toro anche in futuro dopo le parole di Cairo?"Ho ancora un anno, sono pronto da domani a pensare alla nuova stagione. Non penso al mio contratto"
Cambierebbe qualche scelta a gioco fermo? Ad esempio dando più spazio ai giovani che almeno hanno dimostrato grinta e ci hanno provato... "A volte si vedono le cose negative. Io ho lavorato con i giovani e li voglio tutelare. Doveroso dare loro spazio quando se lo meritano, ma non per dare motivazioni alla squadra. Gabellini ha esordito perché c'è stata la possibilità e perché ha fatto un grande campionato in Primavera. I giovani vanno fatti crescere con calma, non devono giocare perché la squadra manca di mentalità. Mi darebbe molto fastidio. Bisogna riconoscere il valore della Roma, la squadra dall'altra parte, e le ingenuità. Non bisogna mettere la croce sopra su chi le causa, vale sia per Dembelé sia per Lazaro sul secondo gol. Non cambierei assolutamente le scelte"
Cosa si è rotto tra lei e il presidente? Teme di diventare il capro espiatorio? "Non posso commentare parole del presidente quando non lo ho davanti. Bisogna essere lucidi nel valutare la stagione, se mi dirà le stesse parole io gli darò le mie spiegazioni. Giusto che il presidente e i tifosi siano deluso. Anche io sono deluso da questo finale di campionato. Mi è dispiaciuto moltissimo perché avevamo fatto bene nella seconda parte, sapete che mi ha un po' deluso. Il presidente ha il diritto e il dovere di esprimere tutto quello che ha detto"
Ha avuto la percezione che sia sia creata una frizione con il presidente dopo alcune sue dichiarazioni? "Se ha fatto queste esternazioni qualcosa gli avrà dato fastidio. Ne parleremo e chiarirò. Mi sembra di essere stato abbastanza equilibrato nelle situazioni. A volte le mie parole vengono strumentalizzate, a volte ho sbagliato io. Con il presidente e il direttore sportivo però non ho mai avuto problemi. Ci incontreremo, capiremo e valuteremo. Sono processi tra allenatore e società, giusto che il presidente sia deluso, se andiamo a vedere quest'anno abbiamo peggiorato di un posto in classifica rispetto all'anno scorso nonostante avessi detto che c'erano da giocare dieci finali e non siamo riusciti a fare bene. Se è per la mancanza di Buongiorno e Bellanova? Io non guardo quello che c'è dietro, è la stessa cosa quando si parla dell'assenza di Duvan come alibi. So che i giocatori fanno sempre la differenza ma non sono alibi. Se devo guardare la seconda parte di stagione per me dovevamo fare molto di più in queste ultime nove partite. Io sono il responsabile se non è stato fatto. Giusto, ed è giusto che il presidente lo asserisca"
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