Le pagelle di Fiorentina-Torino 2-2: dalla bocciatura di Ajeti alla scossa di Boyè

Termina Fiorentina-Torino ed è il momento delle pagelle. Per i granata è stata una partita dai due volti: primo tempo buttato per assoluta mancanza di cattiveria, secondo tempo garibaldino con una rimonta che avrebbe anche potuto concludersi con una vittoria clamorosa. Match stranissimo che la Fiorentina sembrava poter controllare, ma che i granata hanno avuto la forza di riprendere: perlomeno, la squadra di Mihajlovic ha dimostrato di esser ancora viva. Tra i singoli, i migliori sono Hart - decisivo nel tenere il Toro in partita - e Belotti, che con una doppietta sale in classifica marcatori. Conferma il rigore come tallone d'Achille, ma l'errore gli dà la spinta per riscattarsi e trovare una doppietta che porta un punto. Bene Rossettini, che fa sentire subito la differenza quando sostituisce all'intervallo un Ajeti a tratti imbarazzante. HART 7: Ci chiediamo se non si sia stufato di prendere sempre gol su respinta dopo le sue parate. Molto bene su Borja Valero, ma non può nulla sul tap-in di Saponara. Resta in piedi fino all'ultimo e devia con una gran parata su Kalinic liberato da un buco di Ajeti. Ancora determinante su Tello, nel primo tempo. Nel secondo tempo i viola crollano e lui non ha più bisogno di salvare il risultato. ZAPPACOSTA 6: come spesso gli accade, ha buoni spunti e buona corsa. In avvio è uno dei pochi granata a partire gagliardo. Poi però spesso cade nell'errore quando si tratta di fare la giocata. Ed è a lui che scappa Kalinic quando, su corner, colpisce di testa per trovare il raddoppio viola. Ha comunque il merito di non mollare nonostante una visibile stanchezza e nel secondo tempo arriva spesso al cross, andando vicino all'assist vincente. Corsa e sacrificio, da parte sua, ci sono sempre. AJETI 5: dopo i disastri combinati con Empoli e Pescara, torna titolare. La falsariga però è la stessa: al 15' un liscio clamoroso che non porta alla rete di Kalinic solo per una gran parata di Hart. Un errore che un giocatore da Serie A non dovrebbe commettere. Si fa troppo spesso portare fuori posizione, e Mihajlovic lo boccia sonoramente all'intervallo, preferendo rimettere al centro della difesa un Rossettini che non giocava da un mese. (1' st ROSSETTINI 6.5: bastano pochi minuti per fare capire di essere mancato, con tutti i suoi limiti. Dietro è meno ballerino e più preciso nei disimpegni di chi ha sostituito. Rischia nel finale, quando in spaccata, per salvare su un cross di Badelj, rischia l'autogol. Ma anche quello diventa un intervento utile, uno dei tanti di un secondo tempo su buoni livelli. Con lui, la squadra ritrova sicurezza). MORETTI 6: si fa un po' beffare dal giovane Chiesa in occasione del gol di Saponara: il trequartista viola alza il pallone e lo fa passare per Borja Valero. Altro non sbaglia, nello stadio nella città che sente sua. Mette anche a segno l'assist per Belotti, che accorcia le distanze da un metro. Rischia con un intervento su Kalinic: Giacomelli e Abisso lasciano correre. BARRECA 5.5: rimane coinvolto nell'azione che porta al vantaggio viola e anche nel raddoppio: rimane in mezzo, su quel pallone aereo, tra Sanchez e Kalinic, e la palla la prende il croato. Sugli esterni trova poche contromisure al possesso palla viola e la verve offensiva di quest'autunno è un lontano ricordo. Una spiegazione c'è: da settembre ha giocato novanta minuti in tutte le partite salvo che in un'occasione a Crotone. Sembra arrivato il momento di farlo rifiatare. BENASSI 5: tocca pochi palloni, il capitano granata, che non si sta distinguendo nelle ultime partite per spirito d'iniziativa nè per condizione fisica. Sembra aver perso le doti di corsa, inserimento e tiro che lo avevano fatto arrivare alla chiamata in Nazionale. Spesso in ritardo, commette un fallo che gli costa un giallo pesante: salterà il Palermo. (13' st GUSTAFSON 6: alla seconda presenza in campionato, qualche buon tocco e buona visione di gioco. Alimenta il pressing che porta il Torino a pareggiare. Buona presenza in campo: potrebbe e dovrebbe essere utilizzato di più nel finale di campionato). LUKIC 6: partecipa all'errore collettivo sul gol di Saponara: troppo fermo, resta a guardare il pallone e il trequartista viola mettere dentro. La verve non è la stessa di Roma: più errori e meno iniziative in verticale. Si perde sul finire del primo tempo, ritrova però lucidità sul finire del match, quando grazie al suo buon passo mette in difficoltà una stanchissima Fiorentina. BASELLI 5.5: ci risiamo: pecca di cattiveria. Nell'azione del vantaggio fiorentino, prima becca tunnel da Borja Valero, poi è troppo morbido in opposizione su Chiesa. Troppo compassato, perde palloni su palloni e sta a guardare i centrocampisti viola correre a destra e sinistra. Emblema della mollezza granata anche nella ripresa, quando tira debolmente da buona posizione e prova tocchetti inopportuni. Fino a quando mette in mostra la qualità naturale che i suoi piedi hanno per il cross che permette a Belotti di insaccare il pari. A quando maggior voglia e cattiveria di incidere per come potrebbe? FALQUE 5: pochi spunti, poca verve, poca voglia di crederci. Sconsolato fin dai primi minuti, se il linguaggio del corpo vorrà dire qualcosa, vuol dire che il suo malessere c'è e si vede. Parte piano, oltre a un sinistro deviato in corner non c'è granchè, e non riesce a cambiare marcia nemmeno quando il Toro torna in partita sul 2-1. Manca lo spagnolo, che fuori casa raramente riesce a incidere. Conferma il trend di tutto un campionato. BELOTTI 6.5: francobollato da Astori, raramente tocca un pallone nel primo tempo. Nella ripresa ha dell'incredibile il terzo errore del campionato dal dischetto: cambia modo di calciare, prende la traversa e mostra che i rigori sono il suo tallone d'Achille. Si riscatta pochi minuti dopo, con il 18° gol in campionato, il 6° di testa, con una deviazione sotto misura che riporta in partita il Toro. Potrebbe andare a doppietta al 37', quando non arriva per questioni di centimetri su un cross di Zappacosta. Arriva eccome, invece, sul cross al bacio di Baselli per il 19° centro che vale il 2-2. Quando ce n'era bisogno, il Gallo ha alzato la voce e ha salvato il Torino a Firenze. Peccato per il rigore sbagliato, che a conti fatti fa perdere due punti alla squadra granata. BOYE' 6: di nuovo titolare da attaccante esterno, non succedeva da mesi. Parte con poca confidenza col pallone, sebbene sia suo il primo tiro in porta granata della partita. Non tira invece poco dopo, quando potrebbe calciare in porta ma cerca di servire Benassi in area dopo aver sfondato a sinistra. Il primo tempo è un caleidoscopio di errori, ma nella ripresa sale di tono. Con un bello spunto a sinistra, si guadagna calcio di rigore. E' lo spunto che il Toro cercava per accendere la scintilla e tornare almeno in partita. Mezzo voto in più per questo: alla prima partita dopo molto tempo, qualche errori si può concedere. (23' st LJAJIC 6: alla prima, e pesante, bocciatura stagionale. Entra nella ripresa per spingere il Toro verso la rimonta. Lo spirito è buono, alimenta qualche azione offensiva e con un destro da fuori mette i brividi a Tatarusanu. Se non altro, entra in partita con la testa giusta). MIHAJLOVIC 6: partita assolutamente pazza del suo Torino, che dopo un primo tempo inguardabile torna in partita, la pareggia e può persino avere il rammarico di non aver vinto. Nel primo tempo la squadra è compassata e tremebonda ogni volta che la Fiorentina affonda: solo Hart tiene il Toro in partita. All'intervallo, come prima cosa, sceglie di innestare sicurezza dietro, inserendo Rossettini per Ajeti: scelta che si rivelerà azzeccata. Poi toglie un assente Benassi per un frizzante Gustafson, e aggiunge la qualità di Ljajic, per raggiungere il pari. Preoccupa l'approccio collettivo alla partita, rassicura la reazione della squadra (favorita da un crollo vertiginoso della Fiorentina), e dà la sensazione - non è successo tante volte - di aver contribuito a cambiare la partita con le sostituzioni. La Fiorentina conferma di essere squadra simile al Toro per come ha la fenomenale capacità di buttare via le partite. Il crollo avuto nel secondo tempo, quando sembrava che la squadra potesse controllare la partita, è clamoroso per certi versi. Calo fisico o mentale? Probabilmente entrambe le cose: domanda a cui spesso deve rispondere Mihajlovic, e che adesso vengono proposte a Sousa. Fiorentina (3-4-2-1): Tatarusanu 6; Sanchez 5.5, Rodriguez 6, Astori 6; Chiesa 7, Salcedo 5.5, Badelj 7, Saponara 6.5; Borja Valero 5.5, Tello 5.5; Kalinic 6. A disposizione: Satalino, Sportiello, De Maio, Olivera, Cristoforo, Hagi, Maistro, Babacar, Milic, Tomovic. Allenatore: Sousa.