Il match fra Torino e Cagliari si è concluso per 1-2. Giovanni Simeone è intervenuto in conferenza stampa al termine della sconfitta con il Cagliari. Di seguito le sue risposte alle domande dei numerosi giornalisti presenti in sala conferenze allo stadio Olimpico Grande Torino.
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Torino-Cagliari 1-2, Simeone: “So che ho fatto la scelta giusta a venire qui”
Come ti spieghi che il Torino non riesca a trovare continuità quando è chiamato a confermarsi?"Veniamo da due partite dove abbiamo avuto i tre punti. Sono più dispiaciuto per il risultato ma non tanto per l'atteggiamento della squadra, perché non mi è sembrato di non essere in partita. Ci siamo stati per novanta minuti. Abbiamo avuto tante occasioni, non siamo stati concreti e io nemmeno. Così è andata la partita. Mi spiace più per il risultato ma non tanto per l'atteggiamento. Vero, dovremo migliorare. Ogni giorno non è facile, fare il salto è il momento più difficile. Lavoriamo tutti i giorni per cercare di fare sempre un salto di qualità, oggi sul punto di vista dell'atteggiamento ci siamo stati ma non è andata bene il risultato".
Come hai visto il Cagliari? "Ho visto una squadra forte. C'è tanta qualità, sono molto bravi i giocatori sulle uscite e sui movimenti, danno pochi riferimenti. Faccio i complimenti a Pisacane, che è un buon allenatore e ha trovato una squadra che conosco bene e che so avere qualità. Il Cagliari ha fatto una partita dove ha sfruttato e concretizzato le occasioni avute, ci ha puniti così".
Partita balorda, dal vantaggio alla sconfitta. Se non è atteggiamento cosa è mancato?"Il gol. Oggi se vincevamo parlavamo di una partita dove avevamo fatto quasi tutto bene: atteggiamento, occasioni... In questa partita è mancato questo, nella prossima cercheremo di fare gol".
Qual è il tuo bilancio dei tuoi primi mesi in granata? E cosa ti auguri per il 2026? "Ho fatto un grande cambio. So che ho fatto la scelta giusta, lo continuo a dire. Avevo bisogno di trovare un posto dove avevo più minuti, che vanno guadagnati. Avevo bisogno del campo e ho deciso di venire a Torino. Le mie caratteristiche vanno molto d'accordo con il Torino. Qui ho visto gente che apprezza tanto i valori, ho fatto una grande scelta e continuo a dirlo. E' stato un grande cambio a livello di temperatura (ride, ndr), ho già preso due influenze. Sto cercando di non uscire fuori (ride, ndr). Nel 2026 continuo a dire che il mio obiettivo principale è far fare un salto in più alla squadra, trovare il modo affinché dia qualcosa in più. E' un obiettivo importante, mio e di tutta la squadra. Io me lo sono promesso, cercherò di dare qualcosa in più in ogni partita".
Sei un giocatore esperto e un leader, da questa sconfitta che insegnamento ti porti a casa? "Continuare a essere umili. Ho imparato questo nella mia esperienza di calcio e di vita. Quando uno viene sconfitto torna alle basi, torna all'umiltà, torna a cercare dove migliorarsi. Tornare a essere umili, capire dove si è sbagliato e come migliorare senza dimenticarsi delle cose buone che si sono fatte. Dalle sconfitte si impara, si prova dispiacere ma non bisogna farsi abbattere. I risultati negativi devono portare all'umiltà: bisogna fare i complimenti all'avversario e cercare di migliorare. Il campionato è lungo, io guardo avanti e non solo all'oggi. Sono dispiaciuto per la partita con il Cagliari, ma per come sono fatto io guardo già a cosa migliorare".
Come ti trovi con Adams e Zapata? "Con Adams mi trovo molto bene, gli piace tanto muoversi, mi fa giocare da solo con i difensori perché non dà punti di riferimento. Con Zapata siamo più statici. Mi trovo bene con entrambi, sono due grandi calciatori. Bisogna sempre capire le abilità del compagno e cercare di sfruttarlo. Con Zapata si possono fare certi movimenti, con Adams altri. E' la mia prima partita da titolare questa dopo l'infortunio e tre giorni fa avevo l'influenza. Non penso mi manchi il gol, io voglio vincere e voglio che la squadra vinca".
Che difficoltà hai riscontrato al Toro nella prima parte di stagione? "Io sono arrivato all'ultimo. All'inizio abbiamo avuto difficoltà, abbiamo incontrato quasi tutte le grandi squadre subito. Eravamo tanti nuovi, il mister era appena arrivato. Uno deve cercare di trovare l'identità di squadra. Abbiamo avuto un momento di grande successo, abbiamo trovato la nostra identità. Poi quando non ci sono i risultati sembra che le cose non vadano bene, ma seconda me l'identità c'è. Il risultato non è arrivato con il Cagliari, ma nelle scorse due abbiamo vinto e si parlava bene. Quando i risultati non arrivano, si parla male. Io però mi concentro sull'atteggiamento e sulla prossima".
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