tor partite Torino-Como 1-5: granata sotto un treno per manifesta inferiorità

AL 90'

Torino-Como 1-5: granata sotto un treno per manifesta inferiorità

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Triplice fischio al Grande Torino
Matteo Curreri

Si interrompe a sei la striscia di risultati utili consecutivi del Torino, nella modalità peggiore possibile. Al rientro dalla sosta per le nazionali, i granata fanno i conti con una serata nera in casa contro un grandissimo Como. La differenza di tasso qualitativo tra le due squadre è ben esplicitata dal risultato finale di 1-5 che avrebbe anche potuto essere più largo. Dopo una prima frazione chiusa sul risultato di 1-1, con Vlasic dagli undici metri a rispondere al gol di Addai, nella ripresa i granata escono completamente dalla partita e vengono sopraffatti dalla maggior qualità della squadra di Fabregas, che dilaga con il bis di Addai al 52', seguito da Ramon al 72', Nico Paz al 78' e infine la quinta rete del subentrato Baturina. Il pubblico granata accoglie il triplice fischio con i fischi assordanti: "Vergognatevi", "Tirate fuori le p...", sono i cori indirizzati alla fine verso un gruppo che torna a vedere fantasmi che sembravano scacciati.

Le scelte: Baroni sorprende tutti con Zapata dal primo minuto

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Marco Baroni passa dal 3-5-2 al 3-4-1-2 e conferma in porta Alberto Paleari, mentre in difesa fa i conti con l'assenza di Ismajli e le condizioni non ottimali di Coco schierando il terzetto composto da Tameze, Maripan e Masina. Sugli esterni Pedersen occupa la fascia destra, Lazaro quella sinistra, in mediana il duo Casadei-Asllani. Baroni sposta sulla trequarti Vlasic, a supporto del rientrante Duvan Zapata e di Cyril Ngonge. Il Como risponde con il 4-2-3-1 con Addai, Nico Paz e Jesus Rodriguez a supporto dell'unica punta Alvaro Morata.

Il primo tempo: Vlasic ristabilisce la parità

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Come ci si poteva aspettare dal trascorso in campionato e dalle caratteristiche delle due squadre, è il Como a gestire il possesso fin dai primi frangenti del match. I granata, alternano un atteggiamento attendista ad attacchi in transizione, ma - nei ribaltamenti di fronte - manca lucidità nei servizi verso gli attaccanti. Dopo 5 minuti la prima occasione è ospite, con un cross proveniente da destra all'indirizzo di Morata. Lo spagnolo, completamente perso dalla difesa granata, è libero di staccare di testa, ma in maniera scoordinata e senza inquadrare lo specchio. Intorno al quarto d'ora, il Torino guadagna campo e prova impensierire la retroguardia lariana con i traversoni provenienti dai due esterni, Pedersen e Lazaro, su cui il Como si fa trovare pronto. Ma la partita è particolarmente accesa a centrocampo, dove il Torino duella con gli avversari e recupera spesso palla per imbastire situazioni favorevoli. Le squadre sono già lunghe e lasciano spazio a continue scorribande, come quella che al 20' porta Vlasic a trascinarsi da una metà campo all'altra e costringe Smolcic a intervenire con le cattive costringendo Bonacina a estrarre il primo giallo. Pochi istanti più tardi, Zapata viene imbeccato con una palla a scavalcare la difesa: di fronte a Butez, il colombiano non aggancia il pallone. Al 25' è il Como a rendersi pericolosissimo da sviluppi di calcio di punizione. Tameze è miracoloso sulla linea di porta sul tentativo di Diego Carlos da due passi. Ma la palla rimane lì: ci prova allora Morata ed è ancora San Paleari a metterci le mani e mantenere la parità. Alla mezz'ora viene poi interrotto il gioco per un check su un tocco col braccio in area di rigore di Pedersen su iniziativa a sinistra di Jesus Rodriguez: Bonacina non viene nemmeno richiamato a vedere. Dall'altra parte, il Torino imbastisce con Ngonge a destra. Il belga alza un cross che viene ricacciato lontano. Poi un lancio per Pedersen, viene trasformato in un servizio per Asllani, che dopo una finta calcia col destro, ma lontano dalla porta di Butez. Prologo del vantaggio del Como al 36'. Jesus Rodriguez vince il duello con Pedersen per poi avere la meglio anche sull'uscita di Maripan. Arrivato sul fondo, mette una palla rasoterra per Addai che colpisce di prima intenzione e firma lo 0-1 ospite. Quando però la prima frazione sembrava indirizzarsi verso lo 0-1, Jesus Rodriguez, nel tentativo di allontanare, tocca goffamente con il braccio in area di rigore. Bonacina indica il dischetto. Dopo controllo Var, viene confermata la decisione. Tanti giocatori sul dischetto, ma è Vlasic a presentarsi dagli undici metri, trasformando.

Il secondo tempo: blackout totale, il Como cala la "manita"

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Nella ripresa, Como subito intraprendente e già alla conclusione. Il Toro risponde subito: cross di Pedersen da destra, Tameze aggiusta per Casadei che calcia distante dalla porta difesa da Butez. Non cambia da una frazione all'altra il canovaccio del match, con continui ribaltamenti di fronte e al 52' il Como trova quello vincente per il nuovo vantaggio. Jesus Rodriguez ha la meglio di Tameze nell'uno contro uno e appoggia per Addai, piazzato sulla lunetta. Il 42 comasco lascia partire una rasoiata col destro che batte Paleari in tuffo. Doppietta personale e 1-2 per la squadra di Fabregas. Il tecnico catalano attua cinque minuti più tardi la prima modifica alla sua formazione, con l'ammonito Smolcic che lascia spazio all'ex di giornata Vojvoda. All'ora di gioco, tocca anche a Baroni estromettere dalla partita Pedersen per Nkounkou, con Lazaro che trasmigra sulla corsia di destra. Il cambio non suscita però la scossa nei granata, colpiti dal nuovo meno uno. Al 66' tocca poi a Casadei e Ngonge lasciare il campo ad Anjorin e Aboukhlal. Serve una reazione dei padroni di casa, ma ad andare a un passo dal gol è il Como, al minuto 69. Da sviluppi di un lancio lungo di Butez, Morata serve Nico Paz, che si mangia un gol già fatto con la porta spalancata. Bisogna però attendere solo due minuti per il tris lariano. Aboukhlal perde palla con troppa superficialità e ne approfitta il Como: Perrone pennella d'esterno all'indirizzo di Jacobo Ramon che spinge in rete di testa. E' notte fonda. Fabregas inserisce Kempf e Douvikas al posto di Morata e Rodriguez e al 76' Nico Paz porta a quattro le reti ospiti. Nonostante venga segnalata inizialmente una posizione di fuorigioco, dopo il check il gol viene ritenuto valido perchè Nkounkou tiene in gioco il talentuoso argentino. E allora Baroni, a dieci dalla fine, toglie Zapata e Vlasic per Gineitis e Njie, ma è ancora Nico Paz all'81' a concludere di poco sopra la traversa. "Meritiamo di più" è il coro che si alza dalla Curva Maratona, ma non è ancora finita la serata da incubo dei granata. All'86' Njie con un passaggio scellerato all'indietro offre un assist perfetto per il neo entrato Baturina che non si fa pregare, entra in area e può battere Paleari per la quinta volta. Nel finale, gli ironici "olè" dalla Curva Maratona ai passaggi del Como. I tre minuti di recupero servono solo a prolungare l'agonia. Al termine del match, i giocatori granata vanno sotto la curva a prendersi tutto il malcontento di una notte all'insegna di una manifesta inferiorità.