Lunedì 24 ottobre si sfidano due squadre in forma e che, partita dopo partita, sembrano avere trovato la propria identità. Guardando la classifica, coincidenza vuole che il Toro si presenti alla dodicesima di campionato proprio alla dodicesima posizione, un punto sopra l'Atalanta e con lo stesso bottino della Cremonese. È messo molto meglio il Como che si trova da solo al settimo posto.

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Torino-Como, vietato fermarsi
Torino-Como: preparazione non facile per Baroni
—Il Toro torna in campo di lunedì e per Baroni non è un dettaglio: significa guadagnare tempo, e in questo momento ogni ora è preziosa. La situazione in casa granata, però, resta complicata. La pausa per le nazionali ha lasciato al Filadelfia appena quattordici giocatori, solo undici di movimento, mentre i rientri dei convocati avvengono alla spicciolata. Tra gli ultimi a rientrare c’è anche Ché Adams, reduce dalla vittoria con la Scozia qualificata ai Mondiali. Non mancano poi le novità dall’infermeria. Ilic, nonostante una diagnosi meno grave del previsto dopo l’infortunio con la Serbia, non sarà disponibile per il prossimo match. Va peggio a Simeone, fermato da un infortunio in allenamento che lo terrà fuori per diverse settimane. Insomma, la preparazione alla sfida contro un Como in grande forma procede con il contagocce, e Baroni deve fare i conti con tempo ridotto e organico limitato.
Torino, serve un guizzo per continuare la striscia positiva
—L’obiettivo dei granata è chiaro: dare continuità a una crescita ormai evidente, mantenendo viva una striscia positiva che dura da sei giornate, fatta di quattro pareggi e delle importanti vittorie contro Napoli e Genoa. Una continuità che trova conferme soprattutto nell’ultimo impegno, il derby: una partita non perfetta e che non ha portato i tre punti, ma che ha mostrato con chiarezza sia i limiti su cui lavorare sia i progressi ormai strutturali della squadra. Contro la Juventus si è visto un Toro grintoso, con una difesa solida e un centrocampo capace di reggere ritmi e duelli. L'ampiezza del reparto è stata un'arma importante per Baroni che ha colto l'occasione per lanciare anche Anjorin, bravo a sfruttare al meglio i pochi minuti a disposizione nel rettangolo verde. Insieme a lui è tornato in campo anche capitan Zapata, adesso richiamato a prendere in mano l’attacco dopo l’infortunio di Giovanni Simeone. Ma per continuare davvero la striscia positiva potrebbe non bastare proseguire semplicemente su questa linea: servirà una spinta aggiuntiva proprio negli ultimi metri, dove il Toro spesso costruisce bene, ma ha difficoltà a concretizzare. E quel guizzo dovrà arrivare subito, perché la continuità adesso va messa alla prova contro un avversario che non fa sconti. Il Como, al secondo anno in Serie A, sta vivendo un ottimo momento: progetto chiaro, gioco aggressivo, identità sempre più definita. Per il Toro sarà un test di grande importanza, un passaggio fondamentale per dimostrare che la crescita non è episodica, ma un percorso che procede con decisione.
Stesso obiettivo per il Como che finora ha perso solo una volta
—L’ultimo Torino-Como si è chiuso 1-0 grazie al gol di Njie al 70’. Al ritorno, però, il Como ha ribaltato la situazione imponendosi 1-0 con la rete di Douvikas. Insomma: nella scorsa stagione, tre punti a testa per chi giocava in casa. Da allora, però, molte cose sono cambiate su entrambi i fronti. Il Torino ha aperto un nuovo ciclo tecnico con Baroni, mentre il Como ha investito oltre 100 milioni sul mercato e ha scelto di confermare Fabregas, segnale di un progetto ambizioso e di piena fiducia nel proprio allenatore. Come il Toro, anche il Como arriva da uno 0-0 nell’ultimo turno, non contro la Juventus battuta 2-0 lo scorso 19 ottobre, ma contro il Cagliari. La striscia positiva dei lombardi è ancora più lunga: l’unica sconfitta di questa Serie A risale alla seconda giornata in casa del Bologna, e prima di allora i lariani avevano inaugurato il campionato con un convincente 2-0 sulla Lazio. Non mancano però gli ostacoli. Se Baroni deve fare i conti con gli stop di Ilic e Simeone, Fabregas perde un giocatore chiave come Diao, fermato da una lesione di basso grado al bicipite femorale della coscia sinistra. È in forte dubbio anche Sergi Roberto, mentre Dossena resta in valutazione dopo l’infortunio al crociato. Insomma, il Como arriva a questa sfida con lo stesso obiettivo del Toro: consolidare un momento positivo e provare a salire ancora in classifica.
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