Dall'altra parte La Stampa analizza sì la partita ma lo pone in un'ottica di mercato. Gli arrivi di Ngonge e Aboukhlal sono ancora da calibrare nell'ambiente generale della rosa e sono certamente colpi interessanti, eppure al Torino non può bastare. Il mercato è ancora lungo e il club granata non può sedersi proprio ora che c'è bisogno di altri interventi, come confermato - secondo il quotidiano - dalla scelta del tecnico ex Lazio di giocare con la difesa a 3: "Baroni cercava risposte dopo le prime due amichevoli a Prato allo Stelvio (pareggio con l’Ingolstadt e largo 4-1 alla Cremonese) e ha voluto dare anche un segnale, trasformando il 4-2-3-1 iniziale in un 3-4-2-1 per assenza di esterni offensivi con il trio Ismajli-Maripan-Masina ad alzare il muro. Con Ngonge rimasto a lavorare a Torino e Aboukhlal appena arrivato, senza dimenticare che i giovani Njie e Perciun hanno appena iniziato a fare la preparazione dopo lunghi infortuni, il nuovo allenatore non poteva fare diversamente".
Tuttosport, oltre alla sfida con il Monaco, si porta avanti per quanto riguarda il mercato. Tra le voci più accese in questi giorni, in particolare, c'è un forte interessamento del Torino verso il profilo di Giovanni Simeone. A questo proposito è interessante il commento che Andrea Mandorlini - tecnico che ha allenato la punta argentina al Genoa - ha fatto ai microfoni di Nicolò Schira riguardo al possibile approdo dell'argentino in granata: "Sarebbe un matrimonio perfetto. Al Toro serve uno come Giovanni per finalizzare il gioco e alzare il livello della squadra. Così da provare a lottare per un posto nelle coppe europee". E se è vero che non ha trovato molto spazio a Napoli, Mandorlini ritiene che proprio questa sia la discriminante: "Simeone ha bisogno di giocare per sentirsi importante e rendere al massimo. Non ho dubbi: se Giovanni trova continuità, è un attaccante da 15 gol in A. Inoltre - sottolinea Mandorlini - uno come lui, che dà tutto per la maglia, ci metterebbe poco a entrare nel cuore del popolo torinista, diventando l’idolo della tifoseria. Simeone non si risparmia mai: incarna i valori del Toro e con l’ambiente granata sarebbe amore a prima vista".
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