Il settore giovanile del Torino sta vivendo un momento d'oro. In particolar modo, La Stampa evidenzia quei profili che da questa estate verranno promossi nella Primavera guidata da Fioratti e potranno anche mettersi in mostra in ritiro sotto gli occhi di Marco Baroni: "Gli scudetti pesano e arricchiscono le bacheche ma dietro i successi di Under 17 e 18, le squadre protagoni ste dello storico bis del Torino, ci sono soprattutto calciatori che di vittorie così si nutrono per crescere con una mentalità vincente e abituarsi a lottare per raggiungere il più grande obiettivo possibile. Titoli importanti per il club che – nel caso della squadra di Rebuffi – interrompono un digiuno lunghissimo ma che soprattutto mettono in vetrina i giovani talenti che per quei due tricolori hanno lottato fino all’ultimo al termine di una stagione lunghissima. Sono i calciatori quelli che, nell’immediato almeno, resteranno per un po’ sotto i riflettori. Ed è sempre la loro crescita, in fondo, a essere la priorità di un settore giovanile che lavora nell’ottica di portare quanti più giocatori in Prima squadra. In quest’ottica il passaggio in Primavera sarà più che mai propedeutico perché chi sarà chiamato ad aggregarsi alla squadra di Fioratti, confermato sulla panchina granata, lo farà in Alto Adige e quindi sotto gli occhi di Baroni".
I granata devono necessariamente trovare una soluzione per colmare la voragine sulle fasce. Secondo Tuttosport, Baroni, Vagnati e Cairo si sono incontrati nuovamente per parlare di mercato e di come risolvere la situazione esterni: “Baroni, Vagnati e Cairo sono tornati a incontrarsi per stendere un nuovo proverbiale punto sul mercato e ancora una volta è emerso il problema dei problemi, ovvero il buco nero di due fasce quasi interamente da ricostruire, sia sotto il profilo offensivo, sia in ottica difensiva. Con il modulo di riferimento del 4-2-3-1, promosso da Baroni e favorevolmente ereditato post Vanoli (un vantaggio in partenza, almeno questo), la qualità e la creazione del gioco offensivo possono svilupparsi appieno solo in presenza di una rosa all’altezza per statura tecnica e personalità, quanto a esterni e trequartisti. E, parimenti, in una retroguardia a 4 è fondamentale disporre di terzini capaci non solo di partecipare con equilibrio e capacità alla fase difensiva, ma anche di far ripartire l’azione suggerendo una spinta adeguata sulle corsie".
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